L’UE conferma nuovo divieto: dal 2026 spariranno da tutte le case questi oggetti | Dovrai farne a meno, sono illegali
Cucina (Pexels) Cataniaoggi
Provvedimento drastico dell’Unione europea, alcuni di oggetti di uso comuno non potranno più essere utilizzati. Che cosa succede.
Nel corso degli anni, si è assistito a una crescente consapevolezza riguardo alla pericolosità di alcuni materiali industriali, un tempo ampiamente utilizzati. L’ethernit, in particolare, è emblematico di questa evoluzione nella percezione dei rischi ambientali e sanitari.
Originariamente apprezzato per la sua resistenza, leggerezza e versatilità, l’ethernit era un materiale composito costituito da cemento e fibre di amianto. La sua diffusione fu massiccia. Tuttavia, con il progredire della ricerca scientifica, si è compreso appieno il grave pericolo rappresentato dalle fibre di amianto contenute nell’ethernit. La manipolazione o il deterioramento di questo materiale comporta il rilascio nell’aria di sottili fibre che, se inalate, possono depositarsi nei polmoni e causare gravi malattie.
La consapevolezza di questi rischi ha portato a una progressiva messa al bando dell’amianto e dei materiali che lo contengono. Campagne di informazione e sensibilizzazione hanno contribuito a diffondere la conoscenza dei pericoli e delle precauzioni da adottare.
La bonifica dei siti contaminati da ethernit rappresenta una sfida importante e continua. La lunga latenza tra l’esposizione e la manifestazione delle malattie correlate implica che gli effetti dannosi dell’amianto continueranno a rappresentare un problema di sanità pubblica.
Cosa sono i PFAS
I PFAS (sostanze perfluoroalchiliche e polifluoroalchiliche) sono una vasta famiglia di composti chimici sintetici, creati a partire dagli anni ’50 e ampiamente utilizzati in numerosi settori industriali e prodotti di consumo. La loro peculiarità chimica, caratterizzata da forti legami carbonio-fluoro, conferisce loro notevoli proprietà di resistenza al calore, all’acqua e ai grassi.
Tuttavia, proprio questa elevata stabilità chimica rende i PFAS estremamente persistenti nell’ambiente. Si accumulano nel suolo, nelle acque superficiali e sotterranee. La loro capacità di accumularsi negli organismi viventi, inclusi gli esseri umani attraverso l’acqua e la catena alimentare, desta crescente preoccupazione per i potenziali effetti dannosi sulla salute.
Eliminare oggetti contenenti PFAS
L’Unione Europea sta seriamente considerando una restrizione significativa sull’utilizzo di oggetti contenenti PFAS, data la loro persistenza ambientale e i potenziali rischi per la salute. Tra i prodotti finiti nel mirino ci sono le padelle antiaderenti, ampiamente utilizzate nelle cucine, le schiume antincendio, impiegate per la loro efficacia nello spegnimento, e gli imballaggi alimentari, dove conferiscono resistenza a grassi e liquidi.
Anche alcuni tessuti particolari, noti per le loro proprietà impermeabili o antimacchia grazie ai trattamenti con PFAS, potrebbero essere soggetti a limitazioni. L’obiettivo di questa potenziale normativa è ridurre l’esposizione dei cittadini e dell’ambiente a queste sostanze chimiche “per sempre”, promuovendo alternative più sicure e sostenibili per le diverse applicazioni industriali e di consumo.