Sicilia, addio disoccupazione: un posto di lavoro per tutti assicurato per decreto | Vengono dal nord per farsi assumere
Assunzioni - (cataniaoggi.it-pexels)
In una Regione che ha sempre sofferto un alto tasso di disoccupazione è in atto un cambiamento di rotta
La Sicilia si appresta a vivere un periodo particolarmente dinamico per quanto riguarda il mercato del lavoro. Secondo le più recenti rilevazioni del Centro Studi di Assoesercenti, elaborate sulla base dei dati Excelsior, tra maggio e giugno 2025 le imprese dell’isola prevedono di inserire ben 96.190 nuove figure professionali. Un segnale forte di vitalità economica che sembra confermare un cambio di passo dopo anni di incertezze e rallentamenti.
A trainare la domanda di lavoro è soprattutto il settore turistico, che da solo rappresenta il 27,8% delle nuove assunzioni previste. A questo si affianca il comparto dei servizi alla persona e altri servizi, che insieme totalizzano il 32,4% del totale. L’effetto combinato di queste due aree mostra l’importanza crescente dell’economia legata all’accoglienza, alla cura e all’esperienza diretta con il cliente, settori in cui la Sicilia può vantare un potenziale ancora in gran parte inespresso.
Il commercio si conferma un altro ambito rilevante, contribuendo con il 15,9% delle assunzioni, mentre le costruzioni offrono un apporto pari al 13,1%. L’industria manifatturiera, pur più contenuta rispetto ad altri settori, resta comunque una presenza importante con il 10,7%. Questi dati raccontano di una ripresa che coinvolge trasversalmente diversi comparti, portando nuove opportunità sia per lavoratori specializzati che per profili meno tecnici.
Quasi la metà delle nuove risorse sarà destinata ad attività operative legate direttamente alla produzione o all’erogazione dei servizi. Un altro 13,8% troverà impiego nel contatto diretto con i clienti e nelle vendite, mentre il settore della logistica e dei trasporti coprirà il 9,3%. È evidente una richiesta importante di figure capaci di svolgere mansioni pratiche e a stretto contatto con il pubblico, un segno della centralità dell’esperienza cliente anche nel contesto siciliano.
Professioni richieste: domina la ristorazione
Tra le figure più richieste spiccano quelle legate alla ristorazione, con circa 18.790 nuovi posti. Seguono gli addetti alle vendite, il personale per le pulizie, gli operai specializzati in edilizia, i conducenti di mezzi e gli addetti all’accoglienza e all’informazione. Si tratta di ruoli spesso stagionali, legati all’aumento dell’attività turistica, ma che potrebbero rappresentare anche un trampolino verso percorsi lavorativi più stabili.
Dal punto di vista territoriale, le province con il maggior numero di assunzioni previste sono Palermo e Catania, rispettivamente con il 22,3% e il 20,2% del totale. Seguono Messina e Trapani, a dimostrazione del fatto che l’intera regione è coinvolta nella fase di espansione occupazionale. Le micro e piccole imprese, spesso considerate la spina dorsale dell’economia locale, coprono circa il 75% delle nuove opportunità.
La voce delle imprese: serve più formazione
Salvo Politino, presidente di Assoesercenti, ha accolto con favore i segnali positivi, sottolineando però un aspetto critico. A suo avviso, la grande maggioranza delle posizioni offerte riguarda figure non qualificate, elemento che impone un investimento serio nella formazione professionale. Solo così si potranno trasformare le attuali opportunità stagionali in impieghi duraturi e con maggiore valore aggiunto, contrastando la fuga dei giovani dalla regione.
Guardando oltre il breve periodo, Politino ha evidenziato l’urgenza di puntare su innovazione, competitività e valorizzazione delle imprese virtuose. L’obiettivo, ha spiegato, deve essere quello di consolidare la crescita occupazionale e di rafforzare il tessuto produttivo della Sicilia, creando le condizioni per uno sviluppo stabile, sostenibile e capace di offrire prospettive reali alle nuove generazioni.