Selezione per autisti del 118, polemiche sul “click day” e sulla gestione privata

È partita la selezione per diventare autisti soccorritori del 118 in Sicilia, gestita dall’agenzia per il lavoro Temporary. L’iniziativa permette di presentare curriculum e attestati per candidarsi a un impiego in somministrazione, con costi per la Regione vicini allo zero: Temporary, infatti, si è aggiudicata l’appalto con un ribasso del 99,57%. La procedura ha suscitato dubbi già nei giorni scorsi, quando i sindacati hanno lanciato l’allarme temendo la formula del “click day” per la raccolta delle candidature. In realtà, come spiega il responsabile regionale di Temporary, Orazio Giordano, non si è trattato di una corsa contro il tempo: «Le domande saranno esaminate in ordine di arrivo, ma la piattaforma è rimasta accessibile per diversi giorni. Ci sono stati rallentamenti, ma è un sistema che consente a tutti di partecipare».

La selezione riguarda aspiranti autisti in tutte le province siciliane, con numeri significativi: 82.368 euro il valore del servizio a Catania, 63.648 a Messina, 49.312 a Palermo, 29.952 a Siracusa, 28.824 ad Agrigento, fino ai 24.336 di Enna. Complessivamente, l’importo sfiora i 760 mila euro, con un risparmio per l’amministrazione di oltre 756 mila euro.

«Siamo presenti sul territorio da 40 anni – sottolinea Giordano – e lavorare con il Seus ci consente di distinguersi rispetto ad altre aziende del settore. La nostra è una scelta commerciale». Ma la gestione privata della selezione ha escluso ogni ruolo delle organizzazioni sindacali. «Il problema – denuncia Renato Costa, responsabile sanità della Cgil – è che la procedura è interamente nelle mani di un soggetto privato. Noi non possiamo incidere né sulle modalità né sui criteri, e questo toglie garanzie di trasparenza. Il mercato del lavoro in sanità è delicato, perché riguarda persone che operano a stretto contatto con il sistema sanitario regionale. È inaccettabile che la scelta dei lavoratori avvenga senza alcuna forma di controllo pubblico».

Un dibattito che resta aperto, tra la necessità di contenere i costi e garantire efficienza e l’esigenza di assicurare procedure chiare, condivise e rispettose delle tutele sindacali.