CONFERMATO MELONI – Connessione internet obbligatoria per legge, passa il decreto | 4.000€ di multa se non hai la rete

Pagamenti elettronici - (cataniaoggi.it-pexels)

Legge di Bilancio 2025, stretta sui pagamenti elettronici dal 2026: obbligo di connessione tra POS e registratori telematici

La Legge di Bilancio 2025 introduce un pacchetto di misure mirate al contrasto dell’evasione fiscale, con un’attenzione particolare alla tracciabilità dei pagamenti. Tra le novità più rilevanti vi è l’obbligo, a partire dal 1° gennaio 2026, di collegare in maniera permanente i POS con i registratori telematici. Una misura che punta a rendere più trasparenti le transazioni e a fornire all’Agenzia delle Entrate un controllo immediato e puntuale sulle operazioni effettuate dagli esercenti.

Dal 2026 sarà quindi in vigore un vincolo tecnico che impone il collegamento diretto tra gli strumenti di pagamento elettronico e i registratori telematici. In pratica, ogni registratore sarà in grado di memorizzare automaticamente le informazioni relative ai pagamenti effettuati tramite POS, escludendo però i dati sensibili dei clienti. L’innovazione non riguarda soltanto la registrazione dei corrispettivi, ma prevede anche la trasmissione all’Agenzia delle Entrate dell’importo complessivo dei pagamenti elettronici giornalieri, anche nel caso in cui questi non siano già confluiti nei corrispettivi memorizzati.

Con questa misura, il Fisco intende ridurre le aree grigie legate all’uso dei pagamenti elettronici, aumentando la capacità di individuare eventuali anomalie. La possibilità di ricevere in automatico i dati aggregati dei pagamenti tramite POS consentirà infatti di confrontare i flussi registrati con quelli dichiarati, riducendo gli spazi per possibili occultamenti o omissioni. È una riforma che si inserisce in un più ampio disegno di digitalizzazione e di rafforzamento degli strumenti a disposizione delle autorità fiscali.

Per gli esercenti e le imprese che non si adegueranno alle nuove regole sono previste sanzioni severe. In caso di mancata installazione del sistema di collegamento tra POS e registratore telematico, o di mancata trasmissione e memorizzazione dei dati relativi ai pagamenti elettronici, scatteranno multe comprese tra i 1.000 e i 4.000 euro. Nei casi più gravi, come la reiterata violazione degli obblighi di memorizzazione o di trasmissione, la conseguenza potrà essere la sospensione della licenza o dell’autorizzazione all’esercizio dell’attività.

Requisiti tecnologici e sicurezza dei dati

La normativa individua precisi requisiti tecnologici che i nuovi sistemi dovranno rispettare. La memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica dei dati dovranno garantire l’inalterabilità delle informazioni e un elevato livello di sicurezza. Sarà inoltre necessaria la piena integrazione tra la registrazione dei corrispettivi e il processo di pagamento elettronico, con una trasmissione aggregata e puntuale delle informazioni relative ai corrispettivi giornalieri e ai pagamenti con POS.

Il legislatore ha previsto sanzioni specifiche anche per la trasmissione incompleta, tardiva o errata dei dati. Se l’errore non incide sulla corretta liquidazione delle imposte, la sanzione amministrativa sarà pari a 100 euro per ogni trasmissione errata, fino a un massimo di 1.000 euro per trimestre. Questo regime sanzionatorio sarà applicato non solo ai corrispettivi, ma anche ai dati relativi ai pagamenti elettronici, a conferma della centralità che questi ultimi assumono nel nuovo sistema di controlli.

Pagamenti elettronici – (cataniaoggi.it-pexels)

Un percorso di adeguamento per le imprese

Per imprese ed esercenti la sfida principale sarà l’adeguamento dei sistemi entro la fine del 2025. Sarà infatti necessario aggiornare registratori telematici e dispositivi POS per garantire la compatibilità con i nuovi requisiti normativi. Le aziende dovranno pianificare per tempo gli interventi tecnici e organizzativi, in modo da evitare il rischio di sanzioni e assicurare continuità all’attività commerciale.

L’introduzione dell’obbligo di connessione tra POS e registratori telematici segna un ulteriore passo verso la digitalizzazione del sistema fiscale italiano. L’obiettivo è duplice: da un lato, rafforzare la lotta all’evasione attraverso controlli più efficaci e automatizzati; dall’altro, semplificare i processi per gli operatori, riducendo il margine di errore umano. Con la decorrenza fissata al 1° gennaio 2026, imprese ed esercenti hanno a disposizione un anno per prepararsi a una svolta che cambierà il modo di gestire i pagamenti elettronici e la loro tracciabilità fiscale.