Manovra 2025, 450 milioni per la sanità e fondo da 50 milioni per l’Ucraina
La bozza della legge di Bilancio introduce misure fiscali e sociali: riduzione Irpef, tassa al 5% sugli aumenti salariali, nuova cedolare secca, 450 milioni per assunzioni nella sanità e un fondo da 50 milioni per il sostegno all’Ucraina. Cambiano anche le accise su benzina e diesel e arriva la Carta Valore per i 18enni diplomati.
La bozza della manovra 2025 entra nel vivo e delinea un pacchetto di misure che spazia dal fisco alla sanità, dal sostegno alle famiglie alla politica estera economica. Con oltre 130 articoli, la legge di Bilancio punta a rilanciare il potere d’acquisto dei lavoratori, contenere l’inflazione e sostenere le categorie più fragili, ma anche a garantire equilibrio tra i conti pubblici e gli impegni internazionali dell’Italia.
Sul fronte fiscale, il governo conferma la riduzione della seconda aliquota Irpef dal 35% al 33%, misura che favorisce il ceto medio. Contestualmente, per i redditi oltre i 200 mila euro, la detrazione dall’imposta lorda sarà ridotta di 440 euro. Inoltre, per i lavoratori del settore privato con redditi fino a 28 mila euro, gli aumenti retributivi derivanti dai rinnovi contrattuali del 2025 e del 2026 saranno tassati con una imposta sostitutiva del 5%, agevolazione pensata per incentivare i rinnovi salariali e sostenere il potere d’acquisto.
Dal 2026 cambia la tassazione sugli affitti brevi: la cedolare secca passa al 26% per tutti gli immobili, eliminando l’aliquota ridotta del 21% prevista per il primo appartamento. Una misura che punta a uniformare il sistema fiscale, ma che rischia di ridurre la redditività delle locazioni turistiche.
Importanti anche gli interventi sul fronte del lavoro e della famiglia. La manovra prevede una decontribuzione totale fino a 8.000 euro per i datori di lavoro che assumono donne con almeno tre figli minorenni, disoccupate da almeno sei mesi. Ai genitori con tre figli conviventi è riconosciuta la priorità nella trasformazione del contratto da tempo pieno a part-time, per agevolare la conciliazione tra lavoro e vita privata. È inoltre istituito un Fondo da 20 milioni di euro annui per il sostegno abitativo dei genitori separati o divorziati non assegnatari della casa familiare con figli a carico fino a 21 anni.
Grande attenzione anche ai giovani. Dal 2027 debutterà la “Carta Valore”, una carta elettronica destinata ai diciottenni diplomati entro i 19 anni, finanziata con 180 milioni di euro annui. Il credito sarà utilizzabile per attività culturali, libri, musica, cinema e corsi formativi, premiando così il merito e la partecipazione culturale.
Per i contribuenti ad alto reddito che scelgono di trasferire la residenza in Italia, la flat tax viene aumentata da 200 mila a 300 mila euro l’anno, mentre sale da 25 mila a 50 mila euro quella per ciascun familiare aderente. Una scelta che mantiene attrattivo il regime per i “neo-residenti”, ma aumenta il gettito per le casse dello Stato.
Nel settore sanitario, la manovra prevede un finanziamento di 450 milioni di euro annui dal 2026 per l’assunzione di personale sanitario a tempo indeterminato. L’obiettivo è ridurre le liste d’attesa e rafforzare gli organici del Servizio sanitario nazionale, in deroga ai vincoli di spesa vigenti. Si tratta di uno degli interventi più significativi del provvedimento, destinato a incidere direttamente sulla qualità dei servizi ospedalieri e territoriali.
In ambito internazionale, la bozza istituisce un Fondo da 50,1 milioni di euro per il 2026 a sostegno dell’Ucraina. Le risorse saranno destinate a un contributo a fondo perduto di 50 milioni per il bilancio generale del governo ucraino, con l’obiettivo di favorire la ripresa economica e il rafforzamento delle infrastrutture critiche. Il fondo sarà vincolato all’acquisto di beni e servizi forniti da imprese italiane, promuovendo così anche il tessuto produttivo nazionale. L’erogazione potrà essere affidata a società controllate dal Ministero dell’Economia.
Novità anche sul fronte energetico: dal 1° gennaio 2026 benzina e diesel avranno la stessa accisa, fissata a 672,90 euro per mille litri. L’allineamento, anticipato di cinque anni rispetto al calendario originario, comporterà una riduzione di circa 4 centesimi per la benzina e un aumento equivalente per il gasolio, in un’ottica di superamento dei sussidi ambientalmente dannosi.
Completano il quadro altre misure mirate: la detassazione dei buoni pasto elettronici fino a 10 euro, un primo stanziamento per i caregiver e incentivi agli investimenti dei fondi pensione complementari in infrastrutture. Dal 2027, inoltre, l’età pensionabile aumenterà di un mese per effetto dell’adeguamento alla speranza di vita.
Il governo punta a chiudere la definizione del testo definitivo entro fine ottobre. Dopo l’approdo in Parlamento, inizierà una lunga sessione di confronto politico su tasse, welfare e crescita, con la sanità e il sostegno ai redditi al centro del dibattito.