Gli agenti del Commissariato di Acireale hanno incontrato oltre 150 studenti dell’Istituto “Vigo Fuccio – La Spina” per promuovere la cultura della legalità, il rispetto reciproco e l’uso consapevole dei social network.

ACIREALE – Nelle scorse giornate la Polizia di Stato ha fatto tappa all’Istituto Comprensivo Statale “Vigo Fuccio – La Spina” di Acireale, dove gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza hanno incontrato gli studenti delle classi seconde e terze della scuola secondaria di primo grado per un momento di formazione sui temi del bullismo, del cyberbullismo e della sicurezza digitale.

L’iniziativa ha coinvolto circa 150 ragazzi tra gli 11 e i 13 anni e si è articolata in due momenti principali, con l’obiettivo di diffondere tra i più giovani una cultura del rispetto, della responsabilità e della prevenzione dei comportamenti a rischio. Durante la prima parte, i poliziotti hanno spiegato come riconoscere e contrastare i fenomeni del bullismo e del cyberbullismo, soffermandosi sui pericoli legati all’uso improprio di internet e dei social network.

Attraverso video, testimonianze e racconti di casi reali, gli agenti hanno mostrato come gesti solo in apparenza “banali” possano causare gravi sofferenze psicologiche nelle vittime, sottolineando l’importanza di non restare in silenzio e di segnalare episodi di violenza o emarginazione a insegnanti, familiari o alle forze dell’ordine. A supporto di questo messaggio, la referente per la legalità dell’Istituto ha ricordato agli alunni la presenza della “bullibox”, una cassetta postale dedicata alle segnalazioni anonime di atti di bullismo, strumento utile a favorire ascolto e intervento tempestivo.

Particolarmente toccante il momento dedicato alla storia di Carolina Picchio, prima vittima riconosciuta di cyberbullismo in Italia, la cui vicenda ha ispirato la Legge 71/2017, prima normativa nazionale in materia. Il racconto ha suscitato grande emozione e riflessione tra i ragazzi.

Nella seconda parte della mattinata, i giovani hanno partecipato a un vivace dibattito sull’app YouPol, che consente di inviare segnalazioni anonime di episodi di bullismo e spaccio. Gli studenti hanno rivolto numerose domande ai poliziotti, condividendo anche esperienze personali. Gli agenti hanno inoltre affrontato il delicato tema della sextortion, spiegando le buone pratiche per proteggersi online e l’importanza di non condividere mai immagini intime.

La giornata si è conclusa con una dimostrazione pratica a cura della Polizia Scientifica, che ha illustrato ai ragazzi le tecniche di rilevamento delle impronte digitali e il funzionamento delle principali articolazioni operative della Polizia di Stato. Un’esperienza formativa che ha lasciato nei giovani partecipanti un segno tangibile di consapevolezza e fiducia nelle istituzioni.