Prima tappa di Dune 25: da Tunisi verso Kairouan e poi Gafsa, tra storia, pioggia leggera e strade infinite. La pioggia non ferma il gruppo: più squadra, più entusiasmo, più viaggio.
Oggi il viaggio di “Dune 25” ha preso davvero forma. Dopo la notte trascorsa a Tunisi, i biker catanesi hanno affrontato una tappa di 360 chilometri verso il cuore del Paese, attraversando pianure, villaggi color ocra e distese di ulivi fino a Kairouan, la quarta città santa dell’Islam.
Il gruppo ha visitato la maestosa Grande Moschea di Uqba, riconosciuta come Patrimonio dell’Umanità UNESCO, con il grande cortile in pietra e il minareto che domina l’orizzonte. A seguire, la sosta al Mausoleo del Barbiere, luogo di devozione e silenzio, tra profumo d’incenso e tappeti che raccontano secoli di pellegrinaggi.
Dopo un pranzo tunisino genuino, tra cous cous speziato e tè alla menta, i motori si sono riaccesi in direzione Gafsa, città di passaggio e di riposo prima di spingersi verso il deserto. La strada ha regalato una sorpresa inattesa: pioggia, tanta pioggia. Un pomeriggio intero sotto un velo d’acqua che ha reso l’asfalto lucido e i paesaggi più intensi, alternando scrosci improvvisi e squarci di luce.
Invece di rallentare, il maltempo ha trasformato la tappa in un rito di complicità: curve prese con attenzione, segni col pollice in alto, risate a ogni sosta. Nessuno si è fatto sorprendere: l’organizzazione aveva previsto tutto e il gruppo era pronto ed equipaggiato. Come direbbe qualcuno, “si è fatta più squadra, più amalgama”.
All’arrivo, il Jugurtha Palace Hotel ha accolto i biker tra racconti e brindisi. La sensazione è quella di una piccola famiglia in viaggio: oggi la Tunisia ha mostrato il suo volto più autentico, domani li attendono Tozeur, le oasi di montagna e le prime piste sahariane.