L’arancino contemporaneo di Catania lo mangi solo qui: con 3€ “t’arricrii” | Una bomba a mano da mezzo chilo, in menù gusti devastanti
Arancini (Pexels) Cataniaoggi
Un piatto tipico dello street food siciliano aggiornato e rivisto con ripieni gourmet. Come e dove si trovano.
La differenza tra “arancina” e “arancino” è principalmente di genere grammaticale e di area geografica in Sicilia. A Palermo e nella Sicilia occidentale si usa il termine femminile “arancina”, riferendosi alla forma sferica che ricorda un’arancia. Invece, a Catania e nella Sicilia orientale è più comune il termine maschile “arancino”, spesso associato a una forma più conica che alcuni ritengono richiami l’Etna.
Le origini degli arancini risalgono al periodo della dominazione araba in Sicilia, tra il IX e l’XI secolo. L’introduzione del riso e dello zafferano nell’isola da parte degli arabi pose le basi per la creazione di questo iconico street food.
Nel corso dei secoli, la ricetta si è evoluta, con l’aggiunta di ingredienti locali come il pomodoro, introdotto dopo la scoperta delle Americhe, che divenne un componente fondamentale del ragù. La panatura croccante, che permetteva di trasportare e consumare facilmente il riso ripieno, si sviluppò in un periodo successivo.
Oggi, l’arancina o l’arancino è un simbolo della cucina siciliana, apprezzato in tutta Italia e nel mondo. Le varianti nel nome e nella forma riflettono le diverse tradizioni locali, ma l’essenza di questo delizioso boccone di riso fritto ripieno rimane un elemento unificante della cultura gastronomica dell’isola.
Come si fanno gli arancini
La preparazione degli arancini inizia con la cottura del riso, solitamente condito con zafferano per conferirgli il tipico colore dorato. Una volta cotto, il riso viene steso e lasciato raffreddare. Nel frattempo, si prepara un ripieno saporito, la cui versione classica prevede ragù di carne, piselli e mozzarella a cubetti.
Una volta che il riso è freddo, si prendono delle porzioni che vengono modellate a forma di sfera o cono, a seconda della tradizione locale. Al centro si inserisce una generosa quantità di ripieno. Infine, gli arancini vengono passati nella pastella e poi nel pangrattato per ottenere una croccante panatura esterna. Vengono poi fritti in olio caldo fino a raggiungere una doratura perfetta e serviti caldi.
Gli arancini “speciali” da Canusciuti
Il locale “Canusciuti” a Catania si distingue per la sua offerta di arancini dai gusti originali e ricercati, che vanno oltre le farciture tradizionali. Tra le proposte più curiose spicca l’Asinello, con mortadella d’asina, pesto di pistacchio e la nota affumicata della provola.
Per chi ama i sapori della terra, l’Ortolano offre un ripieno delicato con bietole bianche, la dolcezza della cipolla di Giarratana e la provola affumicata delle Madonie. Il Catanese, invece, celebra gli ingredienti tipici dell’isola con melanzane, basilico, prezzemolo, salsa fresca e la cremosa stracciatella di bufala di Ragusa. Infine, per gli amanti dei sapori decisi, l’arancino alla carne di cavallo unisce la carne con rosmarino, cipolla di Giarratana ed Emmenthal. Tutti questi arancini speciali hanno un prezzo accessibile, oscillando tra i 2.80 e i 3.50 euro.