Da 800 a 100 watt, il mio piano a induzione è diventato green: non spendo più niente per cucinare | Strappata la bolletta
Fornelli a induzione (Pexels) Cataniaoggi
I piani a induzioni possono consumare parecchia energia elettrica, ma è possibile intervenire per abbattere i costi.
Viviamo in un periodo di crescente emergenza energetica, caratterizzato da una combinazione di fattori interconnessi. In primo luogo, la domanda globale di energia è in costante aumento. Questa crescente richiesta si scontra con la limitatezza delle fonti fossili tradizionali, come petrolio, gas e carbone, la cui disponibilità non è infinita.
In secondo luogo, la geopolitica gioca un ruolo cruciale. Le tensioni internazionali e i conflitti in regioni chiave per la produzione e il transito di energia possono causare interruzioni nelle forniture e forti fluttuazioni dei prezzi. La dipendenza da paesi specifici per l’approvvigionamento energetico rende le economie vulnerabili a shock esterni.
Parallelamente, la crescente consapevolezza degli impatti ambientali negativi dei combustibili fossili, in particolare in termini di cambiamento climatico, spinge verso una transizione energetica globale. La necessità di ridurre le emissioni di gas serra e di adottare fonti di energia rinnovabile e sostenibile è diventata un imperativo per mitigare gli effetti del riscaldamento globale.
In questo contesto, il risparmio energetico assume un’importanza fondamentale. Ridurre i consumi non solo allevia la pressione sulla domanda e sulle risorse esistenti, ma contribuisce anche a diminuire la dipendenza dalle fonti fossili e a ridurre l’impronta ambientale individuale e collettiva.
I fornelli a induzione
I fornelli a induzione sono piani cottura che utilizzano l’elettromagnetismo per generare calore direttamente nelle pentole con fondo ferroso. Sotto la superficie in vetroceramica si trovano bobine che, attraversate da corrente elettrica, creano un campo magnetico che induce calore nel recipiente.
Il consumo energetico dei fornelli a induzione varia in base alla potenza utilizzata e al tempo di cottura. In generale, sono considerati più efficienti rispetto ai piani cottura a gas o alle piastre elettriche tradizionali, poiché il calore viene generato direttamente nella pentola, riducendo la dispersione energetica. I consumi possono variare da poche centinaia di watt fino a oltre 2000 watt per singola zona cottura alla massima potenza.
Risparmiare energia in cucina
Risparmiare energia in cucina è un obiettivo raggiungibile adottando alcune semplici strategie. Un metodo efficace consiste nel pre-cuocere gli alimenti utilizzando il microonde, per poi ultimare la cottura con la pentola a pressione o il forno. L’uso del microonde al posto del forno tradizionale può ridurre il consumo energetico del 60-70%, oltre a diminuire significativamente i tempi di preparazione.
Per quanto riguarda i piani cottura, quelli a induzione risultano più rapidi ed efficienti, consumando circa il 20% in meno di elettricità rispetto ai modelli in vetroceramica. Se si possiede un fornello elettrico tradizionale, è possibile sfruttare il calore residuo spegnendolo qualche minuto prima del termine della cottura, ottenendo un risparmio energetico fino al 25%.