Emergenza idrica nella Piana di Catania: nasce un tavolo permanente tra Prefettura, Regione e mondo agricolo
«La situazione è complessa e richiede interventi immediati. Un tavolo di confronto, se reso stabile, diventa lo strumento istituzionale giusto per pianificare e verificare le azioni da mettere in campo». Con queste parole il prefetto di Catania, Pietro Signoriello, ha chiuso l’incontro richiesto da CIA Sicilia Orientale, da alcuni sindaci del territorio e da altre sigle di categoria per fare il punto sull’emergenza acqua che sta mettendo in ginocchio la Piana di Catania.
Al vertice hanno partecipato anche l’assessore regionale all’Agricoltura, Salvatore Barbagallo, e i vertici del Consorzio di Bonifica. Giosuè Catania, presidente di CIA Sicilia Orientale, ha ricordato le difficoltà delle aziende agricole, in particolare di quelle collocate nelle zone più esposte alla carenza idrica: molte non ricevono acqua o la ottengono a intermittenza. «Serve una distribuzione a pieno regime – ha sottolineato, affiancato dal vicepresidente Salvatore Grosso – per salvare il residuo di una stagione già gravemente compromessa. Penso soprattutto alle aziende del comprensorio di Ogliastro, che non hanno nemmeno completato il primo turno di irrigazione».
L’assessore Barbagallo ha risposto annunciando gli impegni finanziari già presi per il rifacimento delle reti e comunicando la disponibilità immediata di 200 mila euro da destinare a lavori di manutenzione affidati a ditte esterne, in supporto alle squadre del Consorzio. «È un intervento che abbiamo sollecitato – ha commentato Giosuè Catania – e che, anche se a stagione avanzata, può offrire un sollievo concreto dopo due anni di siccità continua».
Il rappresentante della CIA ha poi insistito sulla necessità di garantire l’approvvigionamento idrico a tutte le aziende e di individuare fondi a sostegno di chi ha pagato un servizio mai ricevuto o ricevuto solo in parte. «Occorre un cambio di passo – ha concluso –: serve una programmazione seria e un piano di riammodernamento urgente che risolva le annose criticità della rete, assicuri la piena funzionalità del sistema e completi l’invaso di Pietrarossa con relative condotte di collegamento, monitorando tempi e avanzamento delle opere».