ULTIM’ORA SALVINI – Patente B, nuovi corsi obbligatori di aggiornamento, senza credito formativo è carta straccia | Di nuovo in autoscuola o non guidi più

auto passeggero (pexels) - cataniaoggi

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Stretta del Ministero su sicurezza stradale e competenze alla guida: cambiamenti in arrivo per migliaia di conducenti.

Da luglio sarà tutto diverso per chi guida: non solo multe più salate, ma anche nuove regole che potrebbero riportare molti… dietro i banchi. La sicurezza stradale è tornata al centro dell’agenda politica, e questa volta con modifiche che toccheranno direttamente milioni di automobilisti. Dopo mesi di dibattiti, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha dato il via libera al nuovo pacchetto di riforme del Codice della Strada. La parola d’ordine è una: aggiornamento obbligatorio.

Le nuove norme non si limitano più a sanzionare chi guida male. Si punta ora su un cambiamento strutturale: formazione continua, corsi specifici, crediti formativi obbligatori. Il messaggio è chiaro: chi non si aggiorna, non guida. Una svolta destinata a far discutere e che riguarda non solo chi prende la patente per la prima volta, ma anche chi la possiede da anni.

Tra i punti principali della riforma, spicca l’obbligo di seguire corsi periodici di aggiornamento per tutti coloro che detengono una patente B. Una misura già in vigore in altri Paesi europei e che, secondo il Governo, è necessaria per abbattere il numero degli incidenti gravi legati a comportamenti scorretti o a una scarsa consapevolezza delle regole aggiornate.

Ma non è finita qui. I nuovi corsi non saranno semplici formalità: prevedono moduli teorici, simulazioni di guida e prove finali per ottenere il rinnovo del “credito formativo” necessario a confermare la validità della propria patente. Senza questo, la licenza di guida rischia di perdere ogni valore legale.

Non solo privati: cambia tutto anche per i conducenti professionali

Anche chi guida per lavoro dovrà fare i conti con le nuove regole. Autisti, tassisti, camionisti, conducenti di autobus o metropolitane: nessuno sarà escluso. Il concetto di “conducente professionale” viene ora affiancato da un principio di responsabilità formativa continua.

Gli autisti di mezzi pubblici e privati sono infatti soggetti a norme ancora più stringenti. Non basta più la patente adeguata al mezzo: occorrono anche aggiornamenti specifici su sicurezza, comportamento alla guida e gestione dei passeggeri o delle merci trasportate. Ogni conducente sarà responsabile non solo del proprio stile di guida, ma anche della sicurezza generale del mezzo.

auto (larepubblica) - cataniaoggi
auto (larepubblica) – cataniaoggi

L’esempio che ha ispirato la riforma

Dal 1° luglio, il Perù introdurrà un sistema simile: tutti i conducenti di mezzi pubblici saranno obbligati a seguire corsi di aggiornamento quinquennali. Ogni partecipante dovrà identificarsi all’inizio e alla fine di ciascuna sessione, per garantire la tracciabilità del percorso formativo.

I corsi potranno essere seguiti in un’unica giornata o suddivisi in più sessioni, ma la frequenza sarà strettamente controllata. L’obiettivo? Ridurre drasticamente il tasso di incidenti, migliorare la qualità del servizio di trasporto e aumentare la consapevolezza di chi ogni giorno è responsabile della vita di decine di passeggeri.