Alette parasole, piccolo accessorio grande mazzata: se le usi ti multano subito | Sono peggio dello smartphone, una coltellata
alette parasole (ledmania) - cataniaoggi
Le usano tutti d’estate, ma il Codice della Strada 2025 ha una sorpresa che potrebbe costarti caro.
Da sempre considerate semplici accessori estivi, le alette parasole – o più comunemente tende parasole – sono ormai un must per milioni di automobilisti italiani. Con l’arrivo della bella stagione, proteggere l’abitacolo dell’auto dal caldo torrido diventa una necessità quasi fisiologica. Eppure, c’è una novità nel Codice della Strada 2025 che potrebbe trasformare questo innocente gesto in una sanzione salata.
A partire da quest’anno, infatti, sono entrate in vigore nuove disposizioni in materia di sicurezza alla guida e visibilità del conducente, che coinvolgono direttamente anche i dispositivi più comuni utilizzati per l’ombreggiatura dell’abitacolo. La finalità è chiara: migliorare la sicurezza stradale riducendo ogni possibile ostacolo alla piena visione dell’ambiente esterno. Ma quando una legge è così dettagliata, il rischio di trasgredirla in buona fede è dietro l’angolo.
Il problema non sono tanto le tende in sé, quanto l’uso scorretto che se ne può fare. In molti le applicano sui finestrini posteriori, ma c’è chi le monta anche su quelli anteriori o addirittura sul parabrezza, compromettendo la visuale. E questa abitudine, oggi più che mai, può costare caro. Il nuovo Codice della Strada specifica con precisione quali sono le condizioni per cui l’uso dei parasole è ammesso e quando invece scatta la sanzione.
D’altra parte, con l’aumento delle temperature, è difficile resistere alla tentazione di proteggere la propria auto dal sole. Lo sappiamo tutti: d’estate, quando il Sole raggiunge la maggiore intensità in termini di calore, molti di noi sono soliti ricorrere all’uso delle tende parasole per cercare di tenere in ombra l’auto, così da evitare che si raggiungano temperature troppo elevate nell’ambiente interno.
Non solo comfort: i rischi del calore sull’auto
Chi, ad esempio, non ha quasi rischiato di scottarsi, toccando il volante esposto per troppo tempo ai raggi solari? Cercare di schermare almeno un poco la propria vettura, tenendola all’ombra, permette di mantenere più bassa la temperatura interna, perché viene assorbita una quantità minore di calore.
Questo non solo migliora il comfort durante la guida, ma aiuta anche a ridurre l’utilizzo dell’aria condizionata, spesso accesa al massimo appena si entra in macchina. Inoltre, evitare la prolungata esposizione al sole può prevenire danni agli interni e alla carrozzeria. Alcuni arrivano addirittura a usare le tende parasole anche in movimento, fissandole ai finestrini posteriori: una pratica molto diffusa, ma che richiede attenzione alle regole.
Cosa dice davvero il Codice della Strada 2025
Ecco il punto: questi dispositivi possono quindi essere utilizzati in piena libertà, ogni volta che vogliamo? La risposta è: dipende. I parasole, in sé, sono perfettamente legali. Possono essere acquistati, venduti e montati senza necessità di omologazioni particolari. Tuttavia, il loro utilizzo durante la marcia richiede il rispetto di alcune condizioni precise.
Secondo il nuovo Codice della Strada, i parasole sono ammessi quando l’auto è ferma, spenta e parcheggiata. In questi casi, il loro utilizzo è addirittura consigliato. Devono però essere rimovibili e facilmente ripiegabili, per poter essere tolti prima di avviare la guida. Durante la circolazione, è ammesso oscurare soltanto i vetri posteriori e il lunotto, ma non quelli anteriori né il parabrezza, a meno che non si tratti di sistemi omologati e collaudati. Le sanzioni? Per i sistemi fissi installati senza autorizzazione si rischia una multa da 430 a 1.731 euro, con ritiro della carta di circolazione. Per chi circola con tendine rimovibili ma non le toglie, l’ammenda va da 87 a 344 euro. Insomma, piccoli accessori, ma con grandi conseguenze.