CONFERMATO DAL GOVERNO – Addio WhatsApp, dal 1° luglio non funziona più: arriva la nuova messaggistica di Stato | Ci spieranno i telefoni

social (pexels) - cataniaoggi

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Una nuova app sostituirà i servizi americani: ecco chi la controlla, cosa può fare e su quali smartphone WhatsApp smetterà di funzionare.

Da luglio tutto cambia. Per milioni di utenti, WhatsApp potrebbe diventare improvvisamente inutilizzabile. Non per colpa di un bug o di un aggiornamento andato male, ma per una serie di scelte strategiche – politiche, tecnologiche e perfino geopolitiche – che stanno trasformando il mondo della messaggistica istantanea.

In Russia, ad esempio, l’app che tutti conosciamo è già vista come un potenziale strumento d’interferenza straniera. Da qui nasce l’idea di sostituirla con una piattaforma tutta nazionale. Si chiama Max, ed è molto più di una semplice alternativa a WhatsApp: è il cuore pulsante della nuova “internet sovrana” voluta dal Cremlino.

Lanciata nel marzo 2025 dal colosso VK (la stessa azienda dietro Vkontakte), Max integra chat, pagamenti, chatbot aziendali, gestione documenti e perfino la possibilità di firmare digitalmente contratti con valore legale. L’obiettivo è ambizioso: diventare il centro di gravità della vita digitale russa, inglobando anche tutti i servizi pubblici. Un solo login, un solo numero, e l’intero Stato è in tasca.

Questo approccio centralizzato ha però sollevato dubbi. Max nasce sotto la direzione di Vladimir Kiriyenko, figlio del potente Sergei Kiriyenko, tra i principali strateghi del governo russo. E sebbene VK garantisca la separazione tra i suoi social e la nuova super-app, è difficile ignorare il livello di controllo che un sistema del genere potrebbe esercitare sull’informazione e sui cittadini.

Il piano per il controllo digitale totale

Dietro questa mossa c’è molto più che una semplice app. Parliamo di una strategia statale di sovranità digitale, messa nero su bianco nel 2019 con la cosiddetta “Legge sull’Internet Sovrano”. Una norma che consente al governo russo di isolare il traffico internet nazionale dal resto del mondo quando lo ritiene necessario. Dopo l’invasione dell’Ucraina, questa visione si è fatta realtà, con miliardi investiti in server, satelliti e una rete nazionale autonoma, il “RuNet”.

Ora il passo successivo è chiaro: migreranno anche tutti i servizi pubblici su Max, rendendola il portale unico per ogni interazione tra Stato e cittadino. Firmare un documento? Si potrà fare direttamente in chat, con validità legale. Parlare con un funzionario, chiedere un certificato, pagare una multa? Tutto in un’unica app.

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E WhatsApp? Sui vecchi telefoni non funzionerà più

Ma la rivoluzione non si ferma alla Russia. Anche in Occidente, WhatsApp è destinata a cambiare… o a scomparire. Infatti, dal 1° luglio 2025, l’app smetterà di funzionare su molti smartphone più datati, lasciando offline migliaia di utenti.
Questi i modelli interessati:

Android:

Samsung Galaxy S5
LG G3
Sony Xperia Z2
Motorola Moto G (1ª generazione)
Huawei Ascend Mate 2
iOS:

iPhone 5
iPhone 5c
iPhone 6
Chi possiede uno di questi dispositivi si troverà senza accesso a una delle app più usate al mondo, a meno di aggiornare il proprio telefono. La spiegazione ufficiale? Problemi di sicurezza e compatibilità. Ma per molti utenti, il sospetto è un altro: siamo solo all’inizio di un cambio epocale nella comunicazione digitale globale.