ULTIM’ORA: CHIUDE – Brucia in 1 secondo la storia delle due ruote: fallisce il colosso italiano, chiusi i cancelli | Dipendenti a spasso
MOTO GP (formulapassion) - cataniaoggi
Crolla un mito del motociclismo italiano, lasciando un vuoto nel cuore di tanti appassionati.
Il mondo delle due ruote è in subbuglio: una notizia improvvisa, che ha lasciato migliaia di appassionati senza parole. In un settore che corre veloce verso il futuro, c’è chi invece ha dovuto fermarsi per sempre. Dopo anni di gloria, premi e record su pista, un nome storico dell’industria motociclistica italiana è costretto a chiudere definitivamente i battenti.
Il fallimento non è arrivato da un giorno all’altro. Dietro la serrata c’è una storia lunga, fatta di sogni, intuizioni geniali, momenti bui e rinascite parziali. Un’azienda simbolo del Made in Italy che, tra gli anni ’50 e ’60, faceva battere il cuore a generazioni di motociclisti. Ma l’evoluzione del mercato e la concorrenza sempre più spietata hanno spento il motore di uno dei marchi più amati.
Parliamo di una casa motociclistica che non ha prodotto solo mezzi di trasporto, ma veri e propri oggetti del desiderio. I suoi modelli erano riconoscibili ovunque: su strada, nei circuiti, nelle pubblicità e nei sogni di ogni adolescente con il poster di una moto appeso alla parete. Ma oggi, quel logo non sarà più prodotto. I cancelli sono chiusi, i dipendenti a casa, e la storia entra in archivio.
L’azienda aveva già dato segni di cedimento. Dopo un lungo periodo di declino, segnato da scelte industriali discutibili e una ridotta competitività sul mercato internazionale, era stata assorbita da un grande gruppo per evitare la bancarotta. Ma il tentativo non è bastato: la fiammella si è spenta e con essa anche le speranze di un rilancio.
Non è solo un fallimento: è la fine di un’epoca
Dietro questa chiusura c’è molto più che un’azienda: c’è la fine di un pezzo importante di storia italiana. Un marchio che affondava le radici in una bottega milanese di inizio Novecento, dove un ragazzo pieno di talento e determinazione cominciava a costruire a mano i primi motocicli.
Stiamo parlando di Gilera, il sogno di Giuseppe Gilera, un meccanico nato nel 1887 da una famiglia contadina di Zelo Buon Persico. Da apprendista a costruttore, da piccolo artigiano a pioniere della velocità, la sua visione diede vita a una delle aziende più importanti del panorama motoristico italiano.
Gilera vive ancora: i modelli usati che valgono più dell’oro
Anche se l’azienda non esiste più, il mito Gilera continua a vivere tra gli appassionati. Il mercato dell’usato, infatti, è una miniera d’oro per chi cerca moto affidabili, ricche di fascino e con una storia importante alle spalle.
Ci sono modelli iconici, come il Gilera Runner, ancora oggi tra gli scooter più ricercati nella fascia economica: in buone condizioni, si trova anche a 700 euro. Altri ciclomotori, magari meno conosciuti ma perfetti per chi vuole iniziare a scoprire il marchio, si aggirano sotto i 1000 euro. Per chi vuole qualcosa di più moderno, come il Gilera Strada, servirà un piccolo sforzo in più, ma lo stile senza tempo ripaga ampiamente.