Gratta e Vinci, la truffa è terribile: si portano a casa i biglietti vincenti e li rivendono sottobanco | Il trucchetto per fregarti a ogni giocata

grattaevinci (pexels) - cataniaoggi

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Non tutti i gratta e vinci vengono venduti al pubblico: alcuni, i più “fortunati”, finiscono altrove.

Il fascino del “Gratta e Vinci” continua a conquistare milioni di italiani ogni anno. Una moneta, pochi secondi di attesa e la speranza di una vincita improvvisa: il gioco perfetto per chi cerca emozioni a basso costo. Ma dietro a quella patina colorata e luccicante si nasconde una realtà ben più torbida di quanto si possa immaginare.

Il sistema dei gratta e vinci è pensato per essere casuale, trasparente e regolamentato. Ogni biglietto ha già impresso, al momento della stampa, il proprio destino: perdente, vincente da pochi euro o – raramente – milionario. Nessuno può influenzare l’esito una volta che i biglietti vengono spediti nei tabaccai. Ma cosa succede prima che arrivino in negozio? E, soprattutto, cosa succede quando quei biglietti passano di mano tra rivenditori poco onesti?

Da anni, circolano voci su presunte “sparizioni” di biglietti vincenti. Alcuni tabaccai – pochi, va detto, ma reali – avrebbero sviluppato un metodo tanto semplice quanto efficace per individuare i tagliandi fortunati senza nemmeno grattarli. Utilizzano la lettura dei codici a barre (i famosi “barcode” sul retro del biglietto), per poi scartare quelli perdenti e trattenere per sé i vincenti. I tagliandi con premi minori vengono venduti normalmente, mentre quelli con premi più alti – fino a decine di migliaia di euro – verrebbero tenuti da parte e incassati in altri modi.

Un meccanismo a rischio: chi controlla chi?

A rendere ancora più grave la situazione è l’opacità del sistema di controllo. I Monopoli di Stato effettuano verifiche e ispezioni, ma i rivenditori sono migliaia e gli strumenti per “aggirare” la casualità non mancano. Alcuni casi sono finiti anche in tribunale, ma molti episodi restano sottotraccia, difficili da dimostrare.

Chi acquista un gratta e vinci, insomma, partecipa a una lotteria che potrebbe essere truccata già all’origine. E se la probabilità di vincere un premio rilevante è già bassissima (parliamo di una su milioni), scoprire che i tagliandi buoni potrebbero nemmeno arrivare sul banco di vendita è un colpo ulteriore per la fiducia del pubblico. Il tema è così delicato che anche operatori esterni al circuito tradizionale cominciano a porsi domande. In una recente intervista ricevuta dal nostro canale YouTube The Flight Club, un assistente di volo Ryanair ha raccontato alcuni retroscena delle vendite a bordo, comprese quelle dei famigerati gratta e vinci “aerei”.

grattaevinci (pexels) - cataniaoggi
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Quando il biglietto è in volo (e non solo per fortuna)

Qualche settimana fa abbiamo pubblicato un video intitolato “Volare Ryanair da Bergamo nel 2025”, nel quale documentavamo l’esperienza a bordo di uno dei voli più gettonati d’Europa. Dopo il video, siamo stati contattati da un ex assistente di volo, che ci ha voluto raccontare cosa succede davvero dietro il carrello delle vendite.

Secondo il suo racconto, a bordo dei voli Ryanair i gratta e vinci sono una voce chiave del fatturato quotidiano. Vengono venduti in quantità, promossi dal personale con entusiasmo – anche perché ogni venditore prende una percentuale sulle vendite. Tuttavia, dietro il sorriso degli assistenti c’è una realtà fatta di concorrenza interna, pressioni aziendali e… furti. Sì, hai letto bene: ci sono stati casi in cui alcuni membri dell’equipaggio si sono portati via intere pile di gratta e vinci vincenti, per poi rivenderli sottobanco o farli incassare ad amici e parenti. Una pratica vietata, ma difficile da prevenire, soprattutto in contesti dove il controllo diretto è scarso. E quando al termine del turno qualcosa manca nel carrello, la perdita viene divisa tra tutto l’equipaggio, anche da chi non ha colpe.