AGENZIA DELLE ENTRATE – 730, partono i rimborsi ma non per tutti: se non hai scritto “INPS” nella casella ti arriva a dicembre | Fregano tutti così

Rimborsi Irpef - (cataniaoggi.it-pexels)

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Tutti in attesa dei rimborsi, ma non sono per tutti, ecco chi li riceverà a luglio 2025 e chi dovrà aspettare sei mesi

Con l’arrivo dell’estate, l’attenzione dei contribuenti si concentra su un tema cruciale: i rimborsi fiscali del Modello 730. In particolare, luglio rappresenta un mese decisivo per molti lavoratori, soprattutto dipendenti, che hanno trasmesso la dichiarazione dei redditi entro i termini previsti. Ma non tutti riceveranno il rimborso nello stesso momento: molto dipende da tempistiche, modalità e soprattutto dalla presenza di un sostituto d’imposta.

Per i lavoratori dipendenti, la regola generale è chiara: se il Modello 730 è stato inviato entro il 20 giugno 2025 e il datore di lavoro è indicato come sostituto d’imposta, il rimborso arriverà direttamente nella busta paga di luglio. Questo accredito è il risultato del conguaglio tra le imposte trattenute nel 2024 e quelle effettivamente dovute, spesso ridotte da detrazioni per spese sanitarie, interessi passivi su mutui o familiari a carico.

Il corretto inserimento dei dati del sostituto d’imposta è essenziale per consentire un rimborso tempestivo. Senza questo elemento, il datore di lavoro non potrà procedere al conguaglio. In tal caso, i tempi di rimborso si allungano notevolmente, poiché sarà l’Agenzia delle Entrate a intervenire, e solo a partire da dicembre, dopo ulteriori controlli.

I pensionati non sono esclusi dalla possibilità di ricevere rimborsi, ma le tempistiche sono differenti. Essendo l’INPS il loro sostituto d’imposta, le somme spettanti iniziano ad essere accreditate a partire da agosto o, in alcuni casi, da settembre. I tempi dipendono dalla data di presentazione della dichiarazione e dalla capacità dell’INPS di effettuare il conguaglio.

Chi presenta il 730 senza sostituto d’imposta

Un altro scenario riguarda coloro che non hanno un sostituto d’imposta: lavoratori autonomi, disoccupati o chi ha scelto volontariamente questa modalità. In questi casi, il rimborso sarà gestito direttamente dall’Agenzia delle Entrate, ma solo se il contribuente ha indicato un IBAN valido. L’accredito, in questo caso, non potrà avvenire prima di dicembre 2025. La tempistica del rimborso dipende dalla finestra temporale in cui viene inviata la dichiarazione. Chi ha trasmesso il modello tra l’1 e il 20 giugno riceverà il rimborso entro il 29 dello stesso mese.

Chi lo fa tra il 21 giugno e il 15 luglio sarà rimborsato entro il 23 luglio. Chi aspetta fino ad agosto o settembre, vedrà i soldi accreditati entro la metà o la fine di settembre. Se il rimborso spettante supera la retribuzione disponibile (o la pensione), il conguaglio non viene annullato, ma spalmato nei mesi successivi. Questo frazionamento prevede un piccolo interesse mensile dello 0,33%, ma consente comunque di ricevere l’intera somma nel tempo, senza perdere alcun diritto.

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Rimborsi Irpef – (cataniaoggi.it-pexels)

Soglia minima e crediti futuri

Un’ultima nota importante riguarda i rimborsi inferiori a 12 euro: in questo caso, l’erogazione non avviene in automatico. L’importo sarà accorpato a eventuali crediti o debiti futuri, venendo recuperato solo al raggiungimento di una soglia utile per la compensazione.

Per ottenere il rimborso a luglio, è dunque fondamentale agire in anticipo, rispettare la scadenza del 20 giugno e compilare correttamente i dati relativi al sostituto d’imposta. In caso contrario, la somma arriverà, ma con tempi più lunghi. Per i pensionati e i contribuenti senza sostituto, sarà invece necessario attendere i prossimi mesi, con la certezza, però, che il fisco – prima o poi – salderà il conto.