Pensione, arriva l’esonero contributivo al 100%: Meloni conferma la lista dei lavoratori | Non più 1€ di trattenute, stipendio lordo
Esonero contributivo (cataniaoggi.it-pexels)
Tutte le novità tra decontribuzione e bonus una tantum, un’estensione tanto: le novità annunciate dal governo a giugno
La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto importanti novità per le lavoratrici madri, ampliando l’accesso a un’agevolazione che fino all’anno scorso era riservata esclusivamente a chi era assunta con contratto a tempo indeterminato. Si tratta del cosiddetto “Bonus mamma”, che ora abbraccia anche le lavoratrici a tempo determinato e le autonome, purché abbiano un reddito imponibile annuo inferiore ai 40.000 euro. Tuttavia, a sei mesi dall’approvazione della manovra, l’agevolazione resta inapplicabile per molte, a causa della mancanza dei decreti attuativi.
Sebbene la misura sia stata formalmente estesa, ad oggi non esistono ancora le istruzioni operative dell’INPS che rendano effettivamente possibile la richiesta da parte delle nuove beneficiarie. Questo blocco normativo ha congelato la platea potenziale, creando una situazione di incertezza per migliaia di lavoratrici madri che, pur rientrando nei requisiti della nuova legge, non possono ancora accedere concretamente al beneficio.
Nel Consiglio dei Ministri del 20 giugno 2025, il governo ha annunciato una modifica sostanziale: per le lavoratrici non a tempo indeterminato, l’agevolazione non verrà più erogata tramite decontribuzione ma sotto forma di bonus “una tantum”, con pagamento previsto nel mese di dicembre. La misura riguarda le lavoratrici madri di almeno due figli, escluse le partite IVA in regime forfettario, e rimane subordinata al limite di reddito previsto. Il passaggio da esonero contributivo a contributo economico diretto rappresenta un cambiamento significativo, soprattutto in termini di impatto previdenziale.
Le uniche a poter accedere oggi alla decontribuzione piena sono le lavoratrici con tre o più figli, assunte a tempo indeterminato e in possesso dei requisiti già previsti nella Legge di Bilancio 2024. Per loro, l’agevolazione continuerà fino al 2026, con esonero contributivo totale e senza vincoli di reddito. Chi ha maturato i requisiti nel 2024 continuerà a beneficiare della misura, che copre anche il 2025 e il 2026, garantendo fino a 3.000 euro di esonero annuo.
Le caratteristiche del nuovo Bonus mamma
Il nuovo meccanismo, seppur annunciato come strutturale e privo di scadenza, sembra delinearsi in modo molto diverso rispetto alla precedente decontribuzione. Il beneficio, almeno per una parte delle beneficiarie, sarà parziale e legato a limiti reddituali. Inoltre, il passaggio da incentivo contributivo a bonus in denaro modificherà anche le modalità con cui il vantaggio economico si manifesterà per le lavoratrici.
Una delle novità più importanti riguarda la compatibilità del nuovo Bonus mamma con il taglio del cuneo fiscale, anch’esso reso strutturale dalla stessa manovra. Questo significa che le lavoratrici madri potranno cumulare i due benefici, con un potenziale impatto positivo sul netto in busta paga, anche se l’assenza di istruzioni precise lascia ancora aperte molte domande sulla reale attuazione.
Bonus mamma e nuove assunzioni
La Legge di Bilancio 2025 prevede inoltre un esonero contributivo totale per le nuove assunzioni a tempo indeterminato di lavoratori under 35, non direttamente collegato al Bonus mamma ma parte dello stesso pacchetto di misure per l’occupazione. Questa disposizione potrà incentivare la stabilizzazione delle lavoratrici oggi assunte con contratti a termine, permettendo loro di accedere all’esonero pieno previsto per i contratti stabili.
Sebbene le intenzioni del legislatore siano chiare e appaiano orientate verso una maggiore equità tra le lavoratrici, la mancanza dei decreti attuativi resta un ostacolo determinante. Senza di essi, il Bonus mamma 2025 non potrà essere richiesto nella sua nuova forma da chi oggi dovrebbe beneficiarne. Sarà dunque necessario attendere le istruzioni ufficiali dell’INPS per vedere finalmente in funzione un’agevolazione pensata per sostenere la maternità in tutte le sue forme contrattuali.