ULTIM’ORA GOVERNO – Approvate le nuove detrazioni 730: portate al CAF anche questi scontrini | Risparmio minimo garantito 500€
Detrazioni spese sanitarie - (cataniaoggi.it-pexels)
Spese sanitarie detraibili nel 2025, quali sono le prestazioni mediche e i farmaci ammessi e come risparmiare
Nel 2025, le spese mediche sostenute dai contribuenti possono ancora beneficiare della detrazione IRPEF del 19%, ma solo per l’importo che supera la franchigia fissa di 129,11 euro. È un’agevolazione fiscale significativa, pensata per alleggerire il carico delle spese sanitarie sostenute dalle famiglie italiane. Perché la detrazione sia valida, però, è necessario che le spese siano rimaste effettivamente a carico del contribuente, che siano state documentate correttamente e, nella maggior parte dei casi, pagate con strumenti tracciabili.
Tra le spese che possono rientrare nel beneficio fiscale ci sono le prestazioni sanitarie offerte da medici generici, comprese quelle di medicina omeopatica, e i farmaci acquistati, sia con che senza ricetta. Anche esami diagnostici, analisi cliniche, terapie specifiche e interventi chirurgici possono essere considerati, purché si tratti di prestazioni necessarie e non meramente estetiche. Fondamentale è conservare la documentazione che attesti la natura della spesa e il suo pagamento.
Un punto spesso frainteso riguarda i parafarmaci. Nonostante vengano venduti in farmacia e in alcuni casi utilizzati con finalità terapeutiche, prodotti come integratori, pomate, colliri e fitoterapici non rientrano nelle spese detraibili. Neanche la prescrizione medica li rende detraibili, poiché non sono classificati come medicinali ai fini fiscali. Questo aspetto, se non compreso, può portare a errori in fase di dichiarazione.
Rientrano tra le spese sanitarie detraibili anche numerose prestazioni mediche specialistiche, come esami di laboratorio, TAC, risonanze magnetiche, ecografie e visite di neuropsichiatria. L’importante è che siano eseguite in centri autorizzati e sotto la supervisione di personale qualificato. Anche terapie come la riabilitazione, la ginnastica correttiva o la dialisi, purché prescritte e svolte in strutture accreditate, possono essere incluse nella detrazione.
Spese chirurgiche e condizioni specifiche
Le operazioni chirurgiche, anche quelle eseguite in regime ambulatoriale, possono essere portate in detrazione se finalizzate a ripristinare condizioni di normalità funzionale o psico-fisica. Interventi ricostruttivi post-trauma, patologie tumorali o malformazioni congenite rientrano pienamente, così come tutte le spese collegate direttamente all’intervento, inclusi costi per anestesia, sangue o dispositivi sanitari utilizzati.
Particolare attenzione è riservata alle spese sostenute per persone con disabilità. In questi casi, la detrazione del 19% si applica sull’intera somma spesa, senza franchigia, e può essere fruita anche dal familiare che ha sostenuto i costi, purché la persona disabile risulti a carico fiscale. Rientrano nell’agevolazione i costi per sussidi tecnici, veicoli adattati o ausili informatici per favorire l’autonomia.
Pagamenti e modalità consentite
Per poter godere della detrazione, nella maggior parte dei casi è necessario che i pagamenti siano effettuati con strumenti tracciabili, come carte o bonifici. Fanno eccezione le spese relative all’acquisto di medicinali e ai servizi forniti da strutture pubbliche o accreditate al Servizio Sanitario Nazionale, per i quali è ancora ammesso l’uso del contante. È fondamentale, dunque, conoscere bene le regole per non perdere il beneficio.
Scontrini e fatture devono riportare informazioni chiare e complete. In particolare, è necessario che gli scontrini parlanti dei farmaci indichino la natura, la qualità e la quantità dei prodotti acquistati, oltre al codice fiscale dell’intestatario. Termini come “farmaco”, “medicinale”, “OTC”, “SOP” o “ticket” sono sufficienti a identificarli come detraibili. Non serve più conservare la ricetta, ma è fondamentale la tracciabilità della spesa per poterla inserire nella dichiarazione dei redditi.