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Inps - (cataniaoggi.it-inps.it)

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Il Bonus Iscro 2025 è un aiuto concreto per le partite Iva in difficoltà: chi sono i beneficiari e le regole di accesso

Il Bonus Iscro, acronimo di Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa, rappresenta un sostegno economico rivolto ai lavoratori autonomi che hanno subito una consistente riduzione dei propri redditi. Si tratta di una misura finanziata attraverso i fondi del Pnrr, che mira a garantire una continuità minima di entrate ai liberi professionisti in momentanea difficoltà. Il contributo può arrivare fino a 800 euro mensili, per un massimo di sei mesi, ma senza contributi figurativi.

Il bonus è destinato esclusivamente ai lavoratori iscritti alla gestione separata INPS che svolgono attività autonoma in maniera abituale. L’accesso alla misura è possibile solo una volta ogni tre anni: chi lo ha già ricevuto, ad esempio, nel 2024 non potrà fare domanda nel 2025. Sono però ammessi coloro la cui domanda era stata respinta o revocata per incompatibilità. La prestazione viene erogata a partire dal giorno successivo alla presentazione della domanda.

Il Bonus Iscro non è cumulabile con una serie di prestazioni e situazioni. Ne sono esclusi, tra gli altri, i titolari di pensioni, percettori di NASpI, Dis-Coll, Alas, indennità per discontinuità dello spettacolo, Assegno di inclusione e chi riveste cariche politiche retribuite. L’incompatibilità vale anche per chi percepisce altri sostegni economici legati alla perdita di lavoro, con l’unica eccezione del semplice gettone di presenza.

L’indennità mensile viene calcolata sulla base del 25% della media dei redditi da lavoro autonomo dichiarati nei due anni precedenti l’anno che precede la richiesta. Per esempio, per chi presenta domanda nel 2025, il calcolo si effettua considerando i redditi del 2021 e del 2022. Se il reddito medio è pari a 5.500 euro, l’importo spettante sarà di 687,50 euro al mese. Tuttavia, l’indennità non può essere inferiore a 250 euro né superiore a 800 euro.

Redditi considerati validi per l’accesso al bonus

Ai fini della misura, vengono presi in considerazione solo i redditi derivanti da attività autonoma, indicati nei quadri RE, RH o LM della dichiarazione dei redditi. Questo include liberi professionisti individuali, partecipanti a studi associati e contribuenti in regime forfettario. Restano invece esclusi i redditi da lavoro dipendente, da contratti parasubordinati e da partecipazione in impresa.

Chi ottiene il Bonus Iscro è tenuto a partecipare a percorsi di aggiornamento professionale. Questa condizione è stata introdotta per favorire la formazione continua dei lavoratori autonomi, promuovendo una maggiore resilienza del settore rispetto a momenti di crisi economica. L’indennità, inoltre, concorre alla formazione del reddito, e quindi va dichiarata fiscalmente.

Bonus Iscro - (cataniaoggi.it-pexels)
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Quando e come inviare la domanda all’Inps

Per il 2025, la finestra temporale per fare domanda è aperta dal 16 giugno al 31 ottobre. Le domande devono essere presentate esclusivamente in modalità telematica, accedendo al sito ufficiale dell’Inps con credenziali SPID, CIE, CNS o eIDAS. La procedura è semplice e guidata, ma è importante rispettare le tempistiche per non perdere il diritto alla prestazione.

Chi ha difficoltà nell’uso dei servizi digitali può affidarsi a Caf e patronati, oppure contattare direttamente il contact center INPS al numero 803164 da rete fissa (gratuito) o 06164164 da mobile (a pagamento). In questo modo, è possibile ricevere assistenza nella compilazione e trasmissione della domanda, garantendo il corretto accesso a un beneficio che può fare la differenza per tanti professionisti in difficoltà.