Tre o sette pezzi? Col numero dispari spendi il doppio al ristorante: chiedi prima al cameriere | Ti fregano sempre
Crocchette spagnole - (cataniaoggi.it-social)
La matematica dietro le crocchette spagnole: ecco il trucco psicologico che utilizzano i locali spagnoli
In Spagna, la cultura delle tapas è più di un semplice pasto: è un momento di socializzazione, convivialità e piacere. Sorseggiare un vermouth accompagnato da qualche crocchetta o da un piattino di olive rappresenta un rito quotidiano per milioni di persone, sia residenti che turisti. Tuttavia, dietro la semplicità apparente di questi momenti di relax si cela un meccanismo molto più sofisticato, che coinvolge non solo i gusti personali ma anche una componente matematica e strategica.
La matematica Laura, nota su TikTok con il nome @laurimathteacher, ha catturato l’attenzione di centinaia di migliaia di utenti rivelando un dettaglio sorprendente: i bar tendono a servire un numero dispari di tapas, come crocchette, in ogni porzione. A una prima occhiata, potrebbe sembrare una scelta casuale. Ma, secondo l’insegnante, dietro questa abitudine si nasconde una vera e propria strategia commerciale ben studiata.
Laura sottolinea come le porzioni siano spesso da 3, 5 o 7 pezzi, una scelta che ha un impatto diretto sull’esperienza di condivisione. Se una coppia riceve sei crocchette, il problema non si pone: ciascuno ne mangia tre e il pasto si conclude senza tensioni. Ma se la porzione è dispari, ecco che nasce il “dramma”. Chi mangerà l’ultima? La divideremo? Ne ordineremo un’altra? In questo piccolo disequilibrio si crea una tensione che, seppur lieve, può portare i clienti a ordinare una porzione aggiuntiva.
Questo espediente, secondo Laura, è molto più che una curiosità: è un esempio perfetto di come matematica, psicologia e marketing possano fondersi nella gestione della ristorazione. Inserire un elemento di squilibrio nel piatto ha l’obiettivo di spingere il cliente a consumare di più, senza che se ne accorga. È una forma sottile ma efficace di upselling, che agisce a livello inconscio e si basa sulle dinamiche sociali del pasto condiviso.
Le reazioni sui social e tra i ristoratori
Il video di Laura ha generato un ampio dibattito online. Alcuni ristoratori hanno voluto precisare che le loro porzioni sono sempre pari, con sei o otto crocchette. Altri utenti, invece, hanno colto l’aspetto ironico della scoperta, commentando con battute e aneddoti. Un utente ha scritto con sarcasmo: “Soluzione? Vai da solo e mangiati tutte e sette le crocchette!”, ottenendo il consenso del pubblico.
Al di là del tono leggero della discussione, emerge un aspetto interessante: quanto siamo influenzati da piccoli dettagli nei contesti sociali. Il fatto di trovarsi a dover decidere chi mangia l’ultima crocchetta può trasformare un momento conviviale in una questione di equilibrio tra le persone. E in questo sottile gioco psicologico, i bar trovano un’opportunità per aumentare i consumi.
Una riflessione sull’esperienza del cliente
Questo fenomeno offre uno spunto per riflettere su come viene costruita l’esperienza del cliente nei locali. Ogni elemento del servizio – dalla disposizione dei piatti, al numero di unità servite – è studiato per stimolare determinate reazioni. La scoperta di Laura non fa che evidenziare l’importanza della cura dei dettagli nella ristorazione, e quanto l’esperienza di mangiare fuori sia, in fondo, guidata anche da logiche matematiche.
Infine, l’aspetto più affascinante di questa vicenda è forse proprio il ruolo della matematica nella vita quotidiana. Un numero dispari di crocchette può sembrare insignificante, ma racchiude una strategia precisa che ci ricorda quanto la scienza dei numeri possa influenzare anche le decisioni più semplici. E così, la prossima volta che ci troveremo davanti a cinque crocchette, potremmo sorridere pensando a tutto ciò che c’è dietro quella porzione.