Patente, Salvini ha deciso: abolito l’esame, chi ha fatto il corso non deve presentarsi in Motorizzazione | Ti arriva a casa il documento di guida

Matteo Salvini - (cataniaoggi.it-social)

Matteo Salvini - (cataniaoggi.it-social)

Per i veicoli militari valgono regole e patenti speciali, le immatricolazioni sono regolate dal nuovo Codice della Strada

Il Codice della Strada italiano dedica un intero articolo alla disciplina dei veicoli e del personale delle Forze armate e dei corpi speciali dello Stato. Si tratta di norme specifiche che regolano immatricolazioni, abilitazioni alla guida e l’uso di mezzi per fini istituzionali, distinguendoli nettamente dal traffico civile. Le Forze armate, infatti, operano in un sistema di autonomia, gestendo in modo diretto buona parte delle procedure relative alla mobilità dei propri veicoli e del proprio personale.

I mezzi in dotazione alle Forze armate non seguono le stesse procedure previste per i veicoli civili. L’intera gestione tecnica, dall’immatricolazione al rilascio dei documenti di circolazione e delle targhe di riconoscimento, è svolta direttamente dalle autorità militari. Anche per quanto riguarda i controlli tecnici, le Forze armate operano autonomamente, rispondendo a protocolli interni definiti in accordo con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Quando i veicoli militari devono circolare su strade pubbliche, e nel caso in cui superino i limiti dimensionali e di massa previsti dal Codice della Strada, è necessaria un’autorizzazione speciale. Questa viene rilasciata dal comando militare competente, previo parere degli enti tecnici civili. Anche l’eventuale scorta per il transito è organizzata direttamente dalle Forze armate, per garantire la sicurezza del convoglio.

Le Forze armate gestiscono in proprio anche la formazione dei conducenti. Gli esami, le abilitazioni e il rilascio delle patenti militari sono svolti internamente, secondo criteri che tengono conto delle specificità operative. La patente militare consente di guidare esclusivamente i veicoli in dotazione alle Forze armate, mentre non abilita alla guida di mezzi civili.

Conversione delle patenti dopo il congedo

Una volta concluso il servizio, chi è in possesso di una patente militare può richiedere la conversione in una patente civile senza dover sostenere un nuovo esame. La richiesta deve però essere presentata entro un anno dalla data del congedo. Allo stesso modo, anche gli istruttori di guida militare possono ottenere il corrispondente certificato civile secondo modalità semplificate, sempre entro lo stesso termine.

I veicoli che vengono alienati dalle Forze armate possono essere reimmatricolati con targa civile, ma solo dopo il rispetto di precisi requisiti tecnici. Le targhe militari, invece, sono regolamentate da norme concordate tra il Ministero della Difesa e il Ministero delle Infrastrutture, che ne stabiliscono le caratteristiche identificative, mantenendo elevati standard di riconoscibilità e sicurezza.

Patente militare - (cataniaoggi.it-pexels)
Patente militare – (cataniaoggi.it-pexels)

Estensione della normativa ad altri corpi dello Stato

Le disposizioni previste per le Forze armate si applicano anche ad altri corpi dello Stato come la Polizia di Stato, la Guardia di Finanza, i Vigili del Fuoco e la Protezione Civile. Anche questi soggetti beneficiano della disciplina speciale per la gestione dei veicoli e del personale, soprattutto quando operano in servizi di pubblica utilità o emergenza.

Nonostante le agevolazioni previste, il Codice della Strada stabilisce limiti chiari: chi è in possesso di una patente militare non può guidare veicoli con targa civile, salvo specifiche condizioni. La violazione comporta sanzioni e la sospensione della patente da parte dell’autorità militare. Tuttavia, una deroga è prevista se il mezzo con targa civile è impiegato per finalità istituzionali e pubbliche, assicurando così flessibilità nei casi di emergenza o necessità operative.