Allergie primaverili, uno spruzzo nel naso e ti senti come Maradona ai mondiali: allerta antistaminico | È come la coca

Allergia primaverile - (cataniaoggi.it-pexels)

Allergia primaverile - (cataniaoggi.it-pexels)

Chi soffre di allergie la primavera è un periodo difficile e pieno di disagio, ma a volte il rimedio è peggio della malattia

I medici lanciano un allarme importante sull’uso improprio dei farmaci da banco, in particolare degli spray nasali vasocostrittori. Sottolinea come l’abitudine all’utilizzo di questi prodotti, spesso sottovalutata, possa trasformarsi in una forma subdola di dipendenza. Un comportamento quotidiano apparentemente innocuo può infatti nascondere un serio rischio per la salute respiratoria.

Molti pazienti utilizzano gli spray nasali per alleviare il fastidio del naso chiuso, magari in seguito a un raffreddore o a una rinite. Tuttavia, l’uso continuativo oltre i 3-5 giorni raccomandati può dare origine a un effetto rebound, ovvero a una condizione in cui il sollievo temporaneo si trasforma in congestione persistente. Il naso, privato della sua naturale capacità di autoregolazione, si infiamma nuovamente, costringendo l’utente a utilizzare lo spray in modo continuativo, dando vita a un circolo vizioso.

L’abuso cronico degli spray nasali vasocostrittori può provocare danni paragonabili a quelli causati dalla cocaina. Anche se la sostanza da banco è molto meno potente, l’effetto di riduzione del flusso sanguigno nelle mucose nasali è simile. Nei casi più gravi si può arrivare addirittura alla necrosi o alla perforazione del setto nasale. Un danno irreversibile causato da un farmaco che, in teoria, dovrebbe solo offrire sollievo temporaneo.

L’uso eccessivo di questi farmaci non si limita al naso. Essendo vasocostrittori, possono provocare un restringimento dei vasi sanguigni in tutto l’organismo, con effetti collaterali anche a livello cardiocircolatorio. Per questo motivo, Cuadrado avverte che l’uso è particolarmente sconsigliato in soggetti con ipertensione, anziani e giovani, che potrebbero essere più sensibili agli effetti sistemici della sostanza.

Non è una vera dipendenza, ma il bisogno è reale

Dal punto di vista medico, non si tratta di una dipendenza in senso stretto, poiché questi farmaci non agiscono sui neurotrasmettitori come le droghe tradizionali. Tuttavia, la necessità di respirare porta l’organismo a richiedere lo spray in modo sempre più frequente. Il bisogno psicologico e fisico di usarlo diventa una dipendenza comportamentale che può alterare la qualità della vita e le abitudini quotidiane.

Il campanello d’allarme suona quando lo spray viene utilizzato per più di due o tre settimane consecutive. Altri segnali da non ignorare includono l’esigenza costante di portarlo con sé ovunque, l’interruzione del sonno per utilizzarlo o l’impossibilità di svolgere le proprie attività quotidiane senza farvi ricorso. In questi casi è necessario consultare un medico per interrompere l’abuso in modo sicuro.

Spray nasale - (cataniaoggi.it-pexels)
Spray nasale – (cataniaoggi.it-pexels)

Le alternative sicure agli spray vasocostrittori

Per evitare di incorrere nei rischi legati all’abuso, la specialista consiglia di preferire soluzioni più sicure come i lavaggi nasali con soluzione salina. Se i sintomi persistono o si aggravano, un medico potrà prescrivere corticosteroidi nasali, più adatti a un uso prolungato e meno rischiosi in termini di dipendenza.

E’ necessario sensibilizzare l’opinione pubblica su un problema troppo spesso sottovalutato. In alcuni Paesi, farmaci simili sono stati vietati per il loro potenziale abuso e utilizzo illecito. In Italia, invece, sono facilmente reperibili. Per questo, l’informazione e la responsabilità nell’uso restano le prime armi per proteggere la salute. Gli spray nasali, se usati con leggerezza, possono trasformarsi in una trappola silenziosa dalla quale è difficile uscire.