Governo, approvato il nuovo bonus da 5.000€ per soli residenti italiani | Basta l’autocertificazione ed è automatico

Bonus affitto - (cataniaoggi.it-pexels) (2)

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Bonus affitto in busta paga, un contributo a sostegno dei lavoratori in trasferta che vivono lontano dalla famiglia

Nella Legge di Bilancio 2025 fa il suo debutto un nuovo incentivo pensato per i lavoratori dipendenti: un bonus affitto fino a 5.000 euro all’anno, erogabile direttamente in busta paga. Si tratta di una misura che rientra tra le politiche di welfare aziendale e che offre ai datori di lavoro la possibilità di premiare o sostenere i propri dipendenti con un beneficio esentasse, in alternativa a un aumento strutturale dello stipendio.

È importante sottolineare che l’erogazione del bonus affitto rimane a discrezione del datore di lavoro. L’agevolazione infatti non rappresenta un diritto automatico per il lavoratore, ma una facoltà per l’azienda, che può scegliere di adottarla come forma di incentivo o come strumento per aumentare l’attrattività delle proprie offerte di lavoro. Il lavoratore può fare richiesta, ma spetta al datore decidere se accoglierla.

Già oggi esiste un meccanismo simile che consente ai lavoratori di ricevere il rimborso del canone di affitto entro il limite di 1.000 euro l’anno, o 2.000 euro per chi ha figli a carico. Questi importi rientrano tra i cosiddetti fringe benefit esentasse. La novità del 2025 sta nel fatto che, in presenza di specifici requisiti, questa soglia può salire fino a 5.000 euro, aumentando notevolmente il potenziale del beneficio.

Il nuovo tetto massimo di 5.000 euro potrà essere riconosciuto ai lavoratori assunti a tempo indeterminato nel corso del 2025, a condizione che nell’anno precedente all’assunzione il reddito da lavoro dipendente sia stato inferiore a 35.000 euro. Un ulteriore requisito fondamentale è l’aver cambiato residenza, spostandola di almeno 100 chilometri rispetto alla nuova sede lavorativa. Una condizione che rende evidente la finalità della misura: supportare chi si trasferisce per motivi di lavoro.

Validità biennale e impatto su ISEE e contributi

L’incentivo avrà una validità di due anni e non concorrerà alla formazione del reddito ai fini fiscali, rappresentando così un vantaggio netto per i lavoratori. Tuttavia, ai fini contributivi e ISEE, la somma riconosciuta sarà comunque considerata. Un aspetto che i beneficiari dovranno tenere presente nel momento in cui valuteranno l’impatto complessivo del bonus sul loro bilancio familiare.

Per chi non rientra nei criteri del nuovo bonus da 5.000 euro, restano valide le disposizioni introdotte con la precedente legge di Bilancio, che consentono un rimborso annuale fino a 1.000 o 2.000 euro a seconda della presenza di figli a carico. Queste soglie continueranno ad applicarsi almeno fino al 2027, garantendo una continuità per la generalità dei lavoratori.

Bonus affitto - (cataniaoggi.it-pexels)
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Le modalità di richiesta e la documentazione necessaria

Per ottenere il bonus, il lavoratore dovrà presentare un’autodichiarazione che certifichi il possesso dei requisiti richiesti. In particolare, per il nuovo bonus da 5.000 euro sarà necessario attestare il luogo di residenza nei sei mesi precedenti all’assunzione e documentare il reddito annuo. Sarà inoltre obbligatorio presentare il contratto di affitto e una dichiarazione che confermi di non aver già usufruito del beneficio presso altri datori di lavoro.

Questa misura si inserisce in un più ampio disegno volto a rendere il mercato del lavoro più flessibile e attrattivo. In un contesto in cui la mobilità lavorativa è sempre più frequente, il bonus affitto si configura come un potente strumento a disposizione delle imprese per favorire il reclutamento e la fidelizzazione dei lavoratori, offrendo al tempo stesso un sostegno concreto a chi affronta i costi di un trasferimento.