Caro benzina, col trucco della levetta ti spillano 100€ in più ogni 5 pieni | La carognata invisibile

Caro benzina - (cataniaoggi.it-pexels)

Caro benzina - (cataniaoggi.it-pexels)

Per risparmiare sul costo della benzina ci sono dei trucchetti da seguire, un gesto quotidiano ti può costare caro

Rifornire l’auto è un’operazione ordinaria per ogni automobilista, ma ci sono alcune abitudini comuni che possono tradursi in errori costosi. In un periodo in cui i prezzi dei carburanti sfiorano i due euro al litro, ogni goccia conta. Proprio per questo, è fondamentale comprendere come evitare sprechi e, soprattutto, danni al veicolo o al proprio portafoglio.

Una delle pratiche più diffuse, ma pericolose, è quella di continuare a riempire il serbatoio anche dopo il primo scatto della pistola del carburante. Questo comportamento può provocare il traboccamento del carburante, con conseguenze negative sia per la sicurezza che per l’auto stessa. Il carburante che fuoriesce può danneggiare la vernice della carrozzeria, oltre a rappresentare un potenziale pericolo d’incendio.

Nel caso si verifichi una fuoriuscita accidentale, è consigliabile intervenire immediatamente con abbondante acqua per diluire e rimuovere il carburante dalla superficie della carrozzeria. Anche se questo può limitare i danni estetici, è chiaro che sarebbe meglio prevenire l’eccessivo riempimento del serbatoio, fermandosi al primo scatto del distributore automatico.

Un aspetto poco noto ma importante riguarda l’aumento del peso del veicolo in relazione alla quantità di carburante immagazzinata. Più pieno è il serbatoio, maggiore è il peso che l’auto deve trasportare, anche se in misura limitata. Un serbatoio completamente pieno può contenere fino a 45 litri o più di carburante, influenzando in modo marginale ma costante i consumi nel lungo periodo.

Piccole variazioni che diventano rilevanti nel tempo

Anche se il peso aggiuntivo può sembrare trascurabile nell’immediato, alla lunga può incidere sui consumi complessivi. Quando si ripete frequentemente la pratica del pieno totale, il risultato può essere un aumento di spesa significativo a fine anno. Una strategia più efficiente potrebbe essere quella di fare rifornimenti più frequenti ma in quantità ridotte.

Molti automobilisti ignorano il fatto che anche il carburante ha una “data di scadenza”. Dopo un certo periodo, benzina e gasolio iniziano a deteriorarsi, perdendo parte delle loro proprietà chimiche. Questo accade perché gli additivi presenti nei carburanti raffinati reagiscono al calore, all’umidità e all’ossigeno, alterando la composizione e l’efficacia del prodotto.

Caro benzina - (cataniaoggi.it-pexels)
Caro benzina – (cataniaoggi.it-pexels)

Conservare carburante inutilizzato può danneggiare il motore

Lasciare carburante inutilizzato nel serbatoio per mesi può causare problemi al motore. I sintomi più comuni sono difficoltà nell’accensione, perdite e ostruzioni nei condotti e negli iniettori. Inoltre, la proliferazione di microrganismi nel carburante deteriorato può compromettere anche la pompa del carburante e il filtro, generando costi di manutenzione non indifferenti.

Per evitare danni e sprechi, è buona norma rifornire solo quanto necessario per coprire i tragitti pianificati, soprattutto se l’auto resterà ferma a lungo. Questa semplice attenzione può allungare la vita del motore, mantenere basse le spese e contribuire a un utilizzo più sostenibile del carburante. In un momento storico in cui ogni euro risparmiato è prezioso, anche il rifornimento merita una strategia oculata.