ULTIM’ORA UE – GIÀ DECISO, nuova tassa annuale sicurezza stradale | Altri 80€ in Motorizzazione

Revisione auto - (cataniaoggi.it-pexels)

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Nuove regole in arrivo per la revisione dei veicoli, i più vecchi sono a rischio maggiore di incidenti

La sicurezza stradale rappresenta una delle priorità strategiche dell’Unione europea, che ha fissato obiettivi ambiziosi attraverso l’iniziativa VisionZero. Questa strategia mira a dimezzare il numero delle vittime della strada entro il 2030 e ad azzerarle completamente entro il 2050. Per raggiungere tali traguardi, è necessario un approccio integrato e coordinato tra i vari Stati membri, nonostante le evidenti differenze tra le normative nazionali.

Tra i provvedimenti allo studio c’è la proposta di introdurre l’obbligo di revisione annuale per auto e furgoni con più di dieci anni. L’idea nasce dalla consapevolezza che i veicoli datati sono più esposti a malfunzionamenti e deterioramenti strutturali. In alcuni scenari, si ipotizza di applicare questo obbligo solo ai mezzi immatricolati da almeno quindici anni, ma tutto dipenderà dall’esito delle valutazioni in corso presso la Commissione europea.

L’attenzione dell’Ue si concentra in particolare sui veicoli più vecchi, che sono statisticamente più coinvolti negli incidenti stradali a causa della maggiore probabilità di guasti meccanici. Attualmente, le revisioni sono previste ogni due anni dopo la prima, che avviene a quattro anni dall’immatricolazione. Tuttavia, per auto e furgoni datati, il passaggio a controlli annuali appare come una misura necessaria per migliorare le condizioni di sicurezza.

Sebbene l’introduzione della revisione annuale possa rappresentare un costo aggiuntivo per gli automobilisti, l’obiettivo è ridurre drasticamente i sinistri, salvando vite umane. In Italia, il costo medioe della revisione nei centri autorizzati, si aggira intorno ai 79 euro. Secondo le proiezioni della Commissione, l’attuazione delle nuove regole potrebbe evitare circa 65.000 feriti gravi e salvare 7.000 persone tra il 2026 e il 2050. Si tratta di un impatto positivo significativo, che giustifica l’iniziativa nonostante il potenziale onere economico.

Controlli più rigorosi e centri revisione sotto sorveglianza

Il nuovo Codice della strada italiano prevede un rafforzamento dei controlli sui centri di revisione autorizzati, che saranno sottoposti a verifiche periodiche. Inoltre, potranno essere effettuati controlli a campione su veicoli già revisionati per assicurare l’efficacia degli interventi. Questo tipo di sorveglianza servirà a garantire maggiore trasparenza e correttezza nelle procedure.

In linea con l’orientamento europeo verso la digitalizzazione, si stanno introducendo strumenti tecnologici avanzati per migliorare la qualità delle revisioni. Tra questi lo Scantool, un dispositivo che consente diagnosi elettroniche dettagliate su veicoli dotati di centralina. Questo strumento diventerà sempre più centrale per monitorare lo stato dei mezzi immatricolati dopo il 2009, rilevando anche eventuali anomalie software o guasti nascosti.

Revisione auto - (cataniaoggi.it-pexels)
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Tutela dei consumatori nel mercato dell’usato

Un altro fronte su cui l’Ue vuole intervenire è quello delle frodi nella compravendita di auto usate. La creazione di una banca dati europea per contrastare la manomissione dei contachilometri rappresenterebbe un importante passo avanti. Questa pratica non solo è illegale, ma mette a rischio la sicurezza dei cittadini che acquistano veicoli con chilometraggio falsificato e condizioni reali non verificate.

Infine, il quadro normativo sulle revisioni richiede un aggiornamento per tenere conto dei cambiamenti nel settore automobilistico. Le auto elettriche, le tecnologie Adas e i sistemi digitali di bordo necessitano controlli specifici, diversi da quelli tradizionali. Anche le emissioni inquinanti tornano sotto i riflettori, con un’attenzione crescente verso la sostenibilità ambientale. L’adeguamento delle regole sarà quindi fondamentale per un futuro più sicuro e più verde.