Il governo cambia le regole: non potrai più affittare casa senza il consenso del condominio | Rischi la rovina
Affitti turistici, la nuova legge impone il consenso dei vicini: l’autorizzazione è obbligatoria per i proprietari stranieri
Arrina una nuova normativa che cambia radicalmente le regole del gioco per chi possiede una seconda casa destinata agli affitti brevi. In particolare, i proprietari stranieri – come molti olandesi che investono in immobili nel Paese – dovranno ottenere il consenso esplicito dell’associazione dei comproprietari per poter affittare a fini turistici. In pratica, almeno tre dei cinque proprietari di un edificio dovranno approvare l’attività. Questa misura rientra in un più ampio tentativo di contenere gli effetti negativi del turismo di massa sulle comunità locali.
Con questa nuova legge, il governo spagnolo mira a stabilizzare il mercato immobiliare, frenando l’impennata dei prezzi causata dalla domanda turistica. Limitare la possibilità per gli investitori stranieri di acquistare e affittare immobili significa, nelle intenzioni dell’esecutivo, restituire spazio ai residenti e garantire un’offerta abitativa più accessibile. Il turismo incontrollato ha infatti generato una carenza di alloggi disponibili per i cittadini spagnoli, spingendo verso l’alto i prezzi e rendendo difficile l’acquisto o l’affitto per molte famiglie.
Le reazioni alla nuova normativa non si sono fatte attendere. Da un lato, ci sono coloro che appoggiano la stretta sugli affitti turistici, ritenendola una mossa necessaria per proteggere il tessuto urbano e la vivibilità dei quartieri. Dall’altro, numerosi proprietari lamentano le difficoltà burocratiche e il rischio di multe elevate – che possono arrivare fino a 600.000 euro – in caso di mancata autorizzazione. In particolare, chi ha acquistato immobili a scopo di investimento potrebbe vedere drasticamente ridotto il proprio reddito da locazione.
Per chi già affitta, o ha intenzione di affittare, una casa in Spagna, sarà ora fondamentale ottenere i permessi formali. Il mancato rispetto delle regole potrà comportare sanzioni severe e il divieto di proseguire l’attività. Gli investitori olandesi, che solo nel 2023 hanno acquistato oltre 4.000 case in Spagna, saranno tra i più colpiti. Questo cambiamento potrebbe quindi frenare l’attrattività del mercato immobiliare spagnolo per i compratori esteri.
Un tentativo di ridurre i conflitti nei condomini
Uno degli obiettivi dichiarati della legge è anche quello di prevenire i disagi tra vicini. Gli affitti brevi portano spesso a una rotazione continua di turisti, con comportamenti non sempre in linea con le abitudini e le esigenze dei residenti. Rumori, feste, mancanza di rispetto per le aree comuni sono problemi frequenti nei complessi residenziali. L’obbligo di consenso dei comproprietari nasce dunque anche per proteggere la qualità della vita all’interno degli edifici.
Chiedere il consenso per affittare una proprietà potrebbe anche diventare un’occasione per rafforzare i rapporti tra condomini. Discutere apertamente delle intenzioni, affrontare eventuali dubbi e trovare soluzioni condivise rappresenta un modo per migliorare la convivenza. Un clima di fiducia reciproca può aumentare anche il successo dell’attività di locazione, evitando lamentele, denunce e conflitti legali.
Una svolta per la gestione degli affitti brevi
Questa nuova normativa segna un cambio di paradigma nella gestione degli affitti brevi in Spagna. Mentre fino a poco tempo fa l’attenzione era rivolta prevalentemente alla massimizzazione del rendimento, ora il focus si sposta sull’integrazione con il contesto urbano e il rispetto per chi vive stabilmente negli edifici. Il consenso dei vicini diventa uno strumento di mediazione tra esigenze economiche e benessere collettivo.
Per chi possiede una casa in Spagna, è tempo di rivedere le proprie strategie. Ottenere l’autorizzazione dei comproprietari sarà il primo passo per evitare sanzioni e garantire la regolarità dell’attività. Al tempo stesso, sarà importante investire in buone pratiche relazionali, presentare un piano trasparente e rassicurante ai vicini, e tenere conto delle nuove regole che, inevitabilmente, trasformeranno il panorama degli affitti turistici in Spagna.