Legge 104, tassati i parcheggi ai disabili: nuovo salasso di 330€ | Il pass da ora è a pagamento

Parcheggio per disabili (cataniaoggi.it-pexels)

Quando la segnalazione si trasforma in autogol, chiama i vigili, ma viene multata: una telefonata “boomerang”

È partita da un gesto di senso civico, almeno in apparenza, la vicenda che ha visto protagonista una cittadina di Miramare, frazione di Rimini, sabato sera. La donna ha contattato la Centrale Operativa della Polizia Locale per segnalare numerose auto parcheggiate in modo irregolare nei pressi della Statale 16, una situazione che, a suo dire, metteva a rischio la sicurezza stradale e la libera circolazione. Gli agenti sono prontamente intervenuti per un controllo, ma ciò che hanno scoperto ha completamente ribaltato la scena.

Giunti sul posto, i vigili hanno trovato effettivamente diverse auto in sosta vietata. Due di queste occupavano stalli riservati alle persone con disabilità. Una era completamente priva di contrassegno, mentre l’altra esponeva un permesso apparentemente regolare, ma che ha destato sospetti per la qualità della stampa. A un esame più approfondito, è emerso che si trattava di una semplice fotocopia: un falso.

Seguendo le verifiche, gli agenti si sono recati all’indirizzo indicato per risalire alla proprietaria dell’auto col permesso contraffatto. Con loro grande sorpresa, alla porta ha risposto la stessa persona che aveva chiamato la Polizia poche ore prima per denunciare le irregolarità. Interrogata, la donna ha ammesso che il contrassegno apparteneva a una sua parente defunta. Eppure, nonostante l’evidenza, ha cercato di giustificare il gesto sostenendo che il suo intento originario fosse quello di “fare un servizio pubblico”.

La donna non ha negato i fatti, ma ha comunque contestato il comportamento degli agenti. Secondo lei, il merito di aver fatto intervenire le forze dell’ordine avrebbe dovuto proteggerla da qualsiasi provvedimento sanzionatorio. Ha protestato animatamente, lamentando l’importo “spropositato” della multa e dichiarandosi vittima di una sorta di ingiustizia. I vigili, però, hanno mantenuto la linea: l’infrazione era chiara e la legge non prevede eccezioni basate sulle buone intenzioni dichiarate.

Le sanzioni previste

Con le recenti modifiche al Codice della Strada, la sosta abusiva in uno spazio riservato alle persone disabili comporta una sanzione pecuniaria di 330 euro. Non solo: la trasgressione prevede anche la decurtazione di 4 punti dalla patente di guida. E l’utilizzo di un permesso contraffatto può configurare anche reati ben più gravi, come il falso ideologico o la truffa aggravata.

L’episodio fa riflettere su un paradosso sempre più diffuso: il rispetto delle regole viene invocato con forza quando riguarda gli altri, ma viene aggirato con leggerezza quando tocca i propri interessi. La signora in questione si è presentata come cittadina attenta al rispetto della legge, ma ha ritenuto accettabile violarla per comodità personale. Una contraddizione che gli agenti non hanno potuto ignorare.

Parcheggio per disabili (cataniaoggi.it-pexels)

Un messaggio alla cittadinanza

La Polizia Locale ha colto l’occasione per ribadire un messaggio chiaro: ogni cittadino è tenuto al rispetto delle norme, a maggior ragione quando si tratta di tutele per le categorie più fragili. L’utilizzo improprio dei parcheggi per disabili, oltre a essere una violazione sanzionabile, è un atto di grave inciviltà. Usare permessi falsi o intestati a persone defunte è un gesto che colpisce chi ha reali difficoltà di mobilità.

Il caso di Miramare non è isolato, ma rappresenta un segnale d’allarme. L’idea che denunciare il comportamento scorretto degli altri possa esonerare dal rispettare la legge è una distorsione pericolosa. Il senso civico non può essere a geometria variabile: vale nei confronti di tutti, inclusi sé stessi. La multa, questa volta, è arrivata a chi pensava di avere la coscienza a posto. E ha ricordato a tutti che la legalità non si invoca: si pratica.