Ma quali banche, eccoli i veri ‘cravattari’: “più sei vecchio e più paghi” | Pensionati KO, scatta l’annientamento di massa INPS

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Cambiano le cose per molti pensionati che dovranno affrontare spese non previste nel prossimo periodo. Cosa c’è da sapere. 

Il sistema pensionistico italiano è prevalentemente un sistema a ripartizione, il che significa che i contributi versati dagli attuali lavoratori vengono utilizzati per pagare le pensioni dei pensionati di oggi. La gestione del sistema è affidata principalmente all’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS).

L’accesso alla pensione in Italia è regolato da diversi requisiti, che si sono evoluti nel tempo con le riforme previdenziali. Attualmente, i principali modi per accedere alla pensione sono la pensione di vecchiaia, che prevede il raggiungimento di una determinata età anagrafica (attualmente 67 anni) e un minimo di anni di contributi (attualmente 20), e la pensione anticipata, che consente di andare in pensione prima del raggiungimento dell’età di vecchiaia al maturare di un certo numero di anni di contributi.

L’importo della pensione è calcolato principalmente in base al sistema contributivo, introdotto gradualmente a partire dal 1996. Questo sistema lega l’ammontare della pensione ai contributi effettivamente versati durante la vita lavorativa, rivalutati nel tempo in base a un coefficiente stabilito dalla legge.

Negli ultimi anni, il sistema pensionistico è stato oggetto di numerosi dibattiti e riforme, volti a garantirne la sostenibilità finanziaria a fronte dell’invecchiamento della popolazione e della diminuzione del rapporto tra lavoratori attivi e pensionati. Le sfide future includono la necessità di bilanciare la sostenibilità del sistema con l’adeguatezza delle prestazioni pensionistiche per le nuove generazioni.

Cos’è la cessione del quinto

La cessione del quinto per i pensionati è una forma di prestito personale il cui rimborso avviene tramite una trattenuta diretta sulla pensione, non superiore a un quinto dell’importo netto mensile. Questo tipo di finanziamento è pensato per offrire liquidità ai pensionati per diverse esigenze, come spese mediche, lavori di ristrutturazione o semplicemente per avere maggiore disponibilità economica.

Per ottenere una cessione del quinto, il pensionato deve rivolgersi a una banca o a una società finanziaria. Verrà valutata la sua pensione netta per calcolare la rata massima cedibile e la sua età, poiché ci sono limiti massimi di età alla scadenza del finanziamento. Una volta approvata la richiesta, l’ente pensionistico provvederà a versare direttamente alla finanziaria la rata stabilita.

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Cambiano i tassi per la cessione del quinto

L’aggiornamento dei Tassi Effettivi Globali Medi (TEGM) da parte del Ministero dell’Economia ha dirette implicazioni sui prestiti, in particolare sulla cessione del quinto di stipendi e pensioni. Per i finanziamenti fino a 15.000 euro, il tasso medio si attesta al 13,32%, con una soglia di usura del 20,65%. Per importi superiori, il tasso medio scende al 9,23%, e la soglia di usura è fissata al 15,54%.

Nel contesto della cessione del quinto pensionati, le fasce d’età giocano un ruolo determinante nella definizione dei tassi di interesse applicati. Generalmente, i pensionati più giovani beneficiano di tassi di interesse inferiori rispetto a quelli di età più avanzata. Questa differenziazione si basa su valutazioni di rischio legate alla durata del finanziamento.