Sicilia, solcava i mari indisturbato: issate tutte le bandiere rosse | Chiuse le spiagge, impossibile farsi il bagno

Mare (Pexels) CataniaOggi
Avvistamento in Sicilia ma non solo per questo enorme animale marino che fa paura già solo a guardarlo. Cosa succede.
Il cambiamento climatico sta innescando profonde trasformazioni negli ecosistemi marini, con conseguenze dirette sul comportamento e la distribuzione di numerose specie animali. L’aumento delle temperature dell’acqua e l’alterazione delle correnti marine costringono molti organismi a modificare le loro abitudini.
Un fenomeno sempre più osservato è lo spostamento di specie verso latitudini più fredde. Pesci che tradizionalmente popolavano acque temperate si spingono a nord in cerca di temperature più consone alle loro esigenze fisiologiche. Questo può portare a squilibri negli ecosistemi locali, con l’arrivo di nuovi predatori.
Anche le abitudini riproduttive e alimentari subiscono cambiamenti significativi. Alcune specie anticipano o ritardano i periodi di riproduzione in risposta alle variazioni stagionali indotte dal clima. La disponibilità di cibo può variare, costringendo gli animali a modificare la propria dieta.
Questi adattamenti, seppur cruciali per la sopravvivenza a breve termine, non sempre sono sufficienti a compensare la rapidità e l’intensità dei cambiamenti climatici. La capacità di molte specie di adattarsi ha dei limiti, e il rischio di estinzione per quelle meno flessibili o con areali di distribuzione ristretti aumenta considerevolmente in uno scenario di riscaldamento globale continuo.
Gli squali fanno paura
Tra gli squali considerati più pericolosi per l’uomo si annoverano principalmente tre specie: il grande squalo bianco, noto per le sue dimensioni e i possibili attacchi dovuti a confusione; lo squalo tigre, un predatore dalle abitudini alimentari varie che frequenta anche acque costiere; e lo squalo leuca, una specie robusta capace di vivere anche in acque dolci.
Quest’ultimo è una specie robusta che ha la particolarità di poter vivere anche in acque dolci, aumentando le possibilità di incontro con l’uomo in diverse zone. Questi squali, per la loro stazza e per la frequentazione di aree costiere, rappresentano un potenziale rischio maggiore rispetto ad altre specie.
Avvistato squalo bianco
Recentemente, nelle acque cristalline di Malta è stato avvistato un esemplare di grandi dimensioni di squalo bianco, suscitando curiosità e un certo timore. La presenza di questa specie nel Mar Mediterraneo non è un evento così raro come si potrebbe pensare, infatti, il canale di Sicilia e le coste siciliane rappresentano un’area dove gli squali bianchi sono stati avvistati più volte nel corso degli anni.
Questi avvistamenti, sebbene possano destare preoccupazione nei bagnanti, sono importanti indicatori della biodiversità marina del Mediterraneo. Gli squali bianchi sono predatori fondamentali per l’equilibrio degli ecosistemi marini. Studi recenti hanno evidenziato come il Canale di Sicilia possa rappresentare un’area cruciale per la sopravvivenza di questa specie.