Rimborsi, non accettare mai assegni segnati così: con questo trucco i furboni li lasciano tutti scoperti | Perdi migliaia di euro

Assegno (Pexels) Cataniaoggi

Spiacevoli momenti per molte persone che si sono ritrovate tra le mani assegni di rimborso totalmente inutili. Cosa c’è da sapere. 

L’assegno è un titolo di credito, un ordine scritto con cui un soggetto ordina a una banca di pagare una determinata somma di denaro a un beneficiario. La sua invenzione risale a diversi secoli fa, con forme primordiali di trasferimento di fondi tra mercanti già nel Medioevo. La sua diffusione e regolamentazione moderna si sono consolidate con lo sviluppo del sistema bancario.

Il funzionamento di un assegno è relativamente semplice. Il traente compila il modulo, indicando l’importo, il beneficiario, la data e il luogo di emissione, e appone la propria firma. Il beneficiario può quindi incassare l’assegno presso la propria banca, che provvederà a riscuotere la somma dal conto del traente, oppure girarlo a un altro soggetto tramite la propria firma sul retro.

Nonostante la loro storica importanza come strumento di pagamento, gli assegni sono diventati progressivamente meno utilizzati nell’era digitale. La diffusione di alternative elettroniche come bonifici bancari, carte di credito e debito, e sistemi di pagamento online ha reso le transazioni più rapide.

L’assegno non è ancora del tutto scomparso. In alcune situazioni specifiche, come pagamenti tra privati di importi elevati o in contesti dove non è disponibile l’infrastruttura per pagamenti elettronici, l’assegno può ancora rappresentare una soluzione pratica.

Gli assegni scoperti

Un assegno scoperto si verifica quando chi lo emette non ha fondi sufficienti sul proprio conto corrente per coprire l’importo indicato sull’assegno. Al momento della riscossione da parte del beneficiario, la banca constata la mancanza di fondi e rifiuta il pagamento.

Le conseguenze per chi emette un assegno scoperto possono essere diverse. La banca può addebitare delle penali e segnalare l’incidente alla Centrale d’Allarme Interbancaria (CAI), con possibili restrizioni sull’emissione di futuri assegni. Il beneficiario, a sua volta, può intraprendere azioni legali per recuperare la somma dovuta.

Soldi (Pixabay) CataniaOggi

L’inchiesta di Striscia La Notizia

A seguito delle inchieste di “Striscia la Notizia” e delle numerose denunce presentate dai cittadini, la Procura ha richiesto il fallimento della Galimberti Auto di Verano Brianza. Le indagini hanno rivelato che il titolare avrebbe incassato acconti per quasi 300mila euro da clienti che non hanno mai ricevuto le auto acquistate.

Il titolare della concessionaria, dopo le segnalazioni, aveva promesso rimborsi tramite assegni a breve scadenza, impegno che non è stato mantenuto. Molti clienti si sono trovati tra le mani assegni di rimborso risultati scoperti al momento dell’incasso in banca, aggravando ulteriormente la loro situazione.