IMU CANCELLATA: registra l’immobile con i codici A6 o D10 e non paghi nulla | Il trucchetto dei pecorari
Palazzo Imu (Pixabay) CataniaOggi
Alcune categorie di persone possono essere esonerate dal pagamento dell’IMU con un metodo legale. Cosa c’è da sapere.
L’IMU, acronimo di Imposta Municipale Propria, è un tributo locale che si applica sul possesso di immobili in Italia. È dovuta dai proprietari o dai titolari di altri diritti reali su fabbricati, aree fabbricabili e terreni agricoli. Il suo scopo principale è finanziare i servizi pubblici comunali.
Prima dell’introduzione dell’IMU nel 2012, l’imposta che gravava sugli immobili si chiamava ICI (Imposta Comunale sugli Immobili). L’IMU, pur mantenendo alcune similitudini, ha introdotto modifiche significative, tra cui una revisione delle aliquote e delle modalità di calcolo. Dal 2020, l’IMU ha inglobato anche la TASI (Tassa sui Servizi Indivisibili).
Il calcolo dell’IMU si basa su diversi fattori. Si parte dalla rendita catastale dell’immobile, che viene rivalutata del 5% e poi moltiplicata per un coefficiente specifico in base alla categoria catastale dell’immobile. A questo valore imponibile si applica poi l’aliquota stabilita dal Comune in cui si trova l’immobile. Ogni Comune ha la facoltà di fissare le proprie aliquote.
L’ammontare dell’IMU varia quindi considerevolmente in base al tipo di immobile e alla sua ubicazione. Le aliquote di base sono stabilite a livello nazionale, ma i Comuni possono modificarle entro determinati limiti. Ad esempio, per le abitazioni principali di lusso, l’aliquota di base è dello 0,5%, ma i Comuni possono aumentarla fino allo 0,6%.
Esonerati dal pagamento IMU
La categoria principale di immobili esonerati dal pagamento dell’IMU è l’abitazione principale. Per essere considerata tale, l’abitazione deve essere il luogo in cui il proprietario ha sia la residenza anagrafica che la dimora abituale, ovvero vi vive per la maggior parte dell’anno. Questa esenzione è stata introdotta per alleggerire il carico fiscale sulla casa in cui si vive.
Oltre all’abitazione principale, esistono altre situazioni che danno diritto all’esenzione dall’IMU. Ad esempio, non pagano l’imposta gli immobili delle cooperative edilizie a proprietà indivisa, le case popolari, gli immobili posseduti dal personale delle Forze Armate e di Polizia in servizio. Anche gli immobili di proprietà della Chiesa se usati per il culto sono esenti.
Edifici rurali esenti
Nel 2025, l’IMU sui fabbricati rurali prevede regole differenziate in base alla destinazione d’uso e alla classificazione catastale. I fabbricati rurali strumentali, come stalle e magazzini, se censiti nella categoria catastale D/10 o con annotazione di “ruralità”, sono soggetti a un’aliquota massima dell’1‰, che i Comuni possono ridurre o azzerare.
Per quanto riguarda i fabbricati rurali abitativi, l’esenzione dall’IMU non è automatica. È necessaria la corretta classificazione catastale e l’effettivo utilizzo agricolo dell’immobile. In particolare, le categorie A/6 e D/10, o altre con l’annotazione “requisiti di ruralità accertati”, possono beneficiare dell’esenzione. È fondamentale verificare la situazione catastale e l’uso dell’immobile per determinare l’applicabilità dell’IMU .