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pensione (pexels) - cataniaoggi

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La decisione del Tribunale Sociale n.1 di Palencia solleva un acceso dibattito.

Un uomo, alle prese da anni con una forte dipendenza da cocaina e alcol, ha ottenuto il riconoscimento dell’invalidità permanente assoluta con diritto a pensione vitalizia. Una notizia che ha fatto rapidamente il giro della stampa spagnola, alimentando discussioni sull’impatto delle dipendenze nella vita sociale e lavorativa.

La sentenza, riportata da Cadena SER, può ancora essere impugnata, ma stabilisce in maniera chiara che le condizioni cliniche del lavoratore non permettono più lo svolgimento di alcuna attività professionale. La cifra stabilita è di 1.727 euro al mese, corrispondente al 100% della base regolamentare.

Nel corso del procedimento giudiziario è stato infatti accertato che l’uomo soffre di conseguenze pesanti e durature a seguito del consumo di sostanze: emicranie forti e ricorrenti, disturbi della vista, crisi dolorose che lo costringono a letto, oltre a instabilità e ipersensibilità alla luce e ai suoni.

Il quadro clinico e le conseguenze sociali

Oltre ai sintomi fisici, la corte ha riconosciuto un’alterazione persistente della personalità e della sfera psico-emotiva, resistente anche ai trattamenti psicofarmacologici. Secondo il referto medico, tali condizioni influiscono non solo sulla capacità lavorativa, ma anche sulla vita sociale, sulle relazioni e sull’autonomia personale.

Il giudice ha quindi accolto le conclusioni dell’esperto, ritenendo che l’insieme dei disturbi configuri un’invalidità totale e permanente. Nel documento si parla di “cattivo controllo del consumo di sostanze tossiche” e di “persistenza nell’abuso di alcol”, fattori che aggravano ulteriormente il quadro clinico e che rendono impossibile una prospettiva di recupero immediata.

pensione (pexels) - cataniaoggi-2
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La pensione vitalizia e le possibili ripercussioni

Con la decisione, l’uomo riceverà una pensione vitalizia pari a 1.727,35 euro mensili, con gli adeguamenti e le detrazioni previste per legge. La misura non è definitiva e resta aperta alla possibilità di ricorso, ma segna un precedente significativo sul riconoscimento delle dipendenze come causa di invalidità assoluta.

Il caso divide l’opinione pubblica: da un lato c’è chi sottolinea la gravità del quadro sanitario e la necessità di tutelare chi non è più in grado di lavorare; dall’altro c’è chi teme che decisioni simili possano aprire la strada ad abusi o richieste di pensione legate ad altre forme di dipendenza.