Eccesso di velocità, approvata la patrimoniale: multe in base al reddito | Più guadagni più paghi, passa la legge ammazza ricchi
Multe (investireoggi) - cataniaoggi
Da oggi le multe non saranno più uguali per tutti: chi guadagna di più dovrà pagare molto di più.
Negli ultimi mesi il dibattito sulle sanzioni stradali ha acceso il confronto politico e sociale. C’è chi le considera troppo leggere per i grandi patrimoni e chi, al contrario, ritiene ingiusto che la stessa infrazione pesi in maniera sproporzionata sulle famiglie a basso reddito.
La questione è esplosa dopo il caso di un noto miliardario francese residente in Svizzera, fermato per eccesso di velocità e costretto a pagare una cifra record come sanzione. Da lì in poi il tema è diventato un simbolo di giustizia sociale: perché un ricco dovrebbe pagare quanto un cittadino comune, se per lui quella cifra non rappresenta un vero deterrente?
Il principio è semplice: colpire nel portafoglio in modo proporzionato alla capacità economica. Non si tratta quindi solo di punire chi trasgredisce, ma di garantire che la pena sia effettivamente percepita come tale, indipendentemente dallo stile di vita e dal patrimonio.
Il caso che ha fatto discutere
A sollevare il polverone è stata la vicenda di un uomo d’affari francese, tra i 300 più ricchi della Svizzera, multato di oltre 95.000 euro e con la patente sospesa per tre mesi dopo essere stato sorpreso a 77 km/h su una strada con limite a 50. Un’infrazione che, per un cittadino comune, avrebbe comportato poche centinaia di euro di multa.
Il motivo di una cifra così alta non sta nella gravità dell’infrazione, ma nel sistema svizzero che calcola le multe in base al reddito e al patrimonio del trasgressore. In questo caso, i giudici hanno fissato la sanzione a 40 giorni di multa equivalenti a 2.000 franchi ciascuno, per un totale capace di lasciare il segno anche in un miliardario.
L’effetto domino in Europa
Questo modello, pensato per evitare che i più ricchi possano considerare le multe come un semplice fastidio, inizia a farsi strada anche fuori dai confini svizzeri. In Spagna, il partito Sumar ha già presentato una proposta per introdurre un sistema simile, che prevede il trasferimento di dati fiscali alle autorità incaricate di gestire le sanzioni.
In Italia, il tema potrebbe aprire un dibattito acceso: al momento le multe seguono un sistema fisso, divise in tre fasce (lievi, gravi e molto gravi), con importi che vanno da 100 a 500 euro. Ma la domanda è aperta: davvero questo sistema garantisce equità?