ULTIM’ORA Aeronautica militare: avvistati oggetti non identificati nei cieli, chiuso il traffico aereo per ore | Sono spariti nel nulla
Avvistamento radar (cataniaoggi.it-pexels)
Oggetti volanti sui cieli del Nord Europa, caos a Copenaghen e Oslo, si fermano gli aeroporti: è allarme in tutta Europa
È bastato un attimo perché i cieli sopra la Scandinavia si trasformassero in una zona di allerta. Giorni fa due dei principali aeroporti del Nord Europa, Copenaghen e Oslo, hanno interrotto improvvisamente le operazioni dopo l’avvistamento di droni non identificati. L’effetto è stato immediato e visibile: decine di voli cancellati o dirottati e centinaia di passeggeri bloccati nei terminal, tra valigie e sguardi persi verso i tabelloni fermi.
All’aeroporto internazionale di Copenaghen, il traffico aereo è rimasto sospeso per circa quattro ore. Lo scalo di Kastrup, il più grande del Paese, ha chiuso attorno alle 20.30 e ha riaperto solo verso l’una di notte. Circa cinquanta voli sono stati cancellati e più di settanta dirottati, in alcuni casi verso aeroporti svedesi come Malmö e Göteborg. L’interno dello scalo ha visto code interminabili e disagi per centinaia di viaggiatori. Anche la mattina seguente, ritardi e cancellazioni hanno continuato a colpire i collegamenti.
Le autorità danesi hanno chiarito che, al momento, non è possibile confermare né escludere un coinvolgimento di Paesi esterni, come la Russia. La natura dei velivoli rimane sconosciuta, e l’incapacità di tracciarli mette in evidenza la vulnerabilità dello spazio aereo europeo. L’episodio a Copenaghen viene letto alla luce delle crescenti tensioni in Europa orientale e delle fragilità nei sistemi di sicurezza della Nato.
Anche a Oslo l’allerta ha portato alla chiusura temporanea dell’aeroporto della capitale. A mezzanotte, lo spazio aereo sopra la città è stato bloccato dopo l’avvistamento di droni vicino alla pista. L’attività è ripresa solo dopo circa tre ore. Dodici collegamenti sono stati cancellati e una cinquantina di arrivi sono stati dirottati su altri scali, generando ulteriori disagi tra i viaggiatori.
Indagini congiunte tra Danimarca e Norvegia
Subito dopo gli eventi, le autorità dei due Paesi hanno avviato un coordinamento per capire se gli episodi fossero collegati. A Copenaghen sono stati avvistati tre o quattro droni di grandi dimensioni, comparsi e spariti rapidamente, quasi come un fenomeno ufologico. La polizia ha confermato che indagini approfondite sono in corso per determinare la natura e la provenienza dei velivoli, evitando di rilasciare dettagli che possano interferire con le operazioni.
I droni non sono stati intercettati e si sono allontanati autonomamente, lasciando irrisolta la questione della loro origine. Questo episodio evidenzia quanto lo spazio aereo europeo possa essere fragile di fronte a tecniche di pressione o intrusioni che sfuggono a un controllo immediato. La capacità di rilevare e neutralizzare minacce di questo tipo resta una priorità per le autorità e per la Nato.
Le reazioni internazionali
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha commentato la vicenda da X, evidenziando presunte violazioni dello spazio aereo Nato da parte della Russia. Ha parlato di necessità di risposte decise da parte degli alleati per evitare che tali intrusioni continuino, richiamando l’attenzione sui recenti episodi nei Paesi dell’Est Europa, dalla Polonia all’Estonia.
L’incidente di Copenaghen e Oslo rappresenta un campanello d’allarme per la sicurezza aerea in Europa. La combinazione tra droni non identificati e vulnerabilità dei sistemi di controllo mette in luce la necessità di rafforzare le misure di sorveglianza e difesa. Gli eventi confermano come le tensioni geopolitiche possano tradursi rapidamente in minacce tangibili anche nei cieli del Nord Europa, sottolineando l’importanza di una risposta coordinata e tempestiva da parte delle autorità civili e militari.