Agenzia delle Entrate: dichiari 10€ e la svanghi: il trucchetto della “gomma” depista-accertamenti | Addio sanzioni del Fisco

Agenzia delle Entrate - (cataniaoggi.it-pexels)

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Controlli fiscali 2025, nuove regole sulle fatture d’acquisto, sotto osservazione imprese e professionisti

Dal 1° aprile 2025, l’Agenzia delle Entrate ha avviato una nuova fase di controlli fiscali mirati che coinvolgono in modo particolare le fatture d’acquisto emesse da microimprese, piccoli imprenditori e liberi professionisti. Non si tratta solo di un aumento dei controlli, ma di un cambio di prospettiva: non vengono analizzati soltanto gli importi e i fornitori, ma anche la descrizione dei beni e dei servizi indicati nelle fatture. Questo elemento, spesso considerato secondario, diventa oggi cruciale per determinare la correttezza fiscale dell’operazione.

La novità più rilevante di questa iniziativa risiede nell’impiego dell’intelligenza artificiale e di software avanzati di analisi dati. Questi strumenti, sviluppati da Sogei per conto del Ministero dell’Economia, consentono di esaminare automaticamente le fatture elettroniche, segnalando incongruenze tra l’attività del contribuente e le spese sostenute. Se una spesa non è coerente con il profilo del soggetto, sulla base del codice Ateco o del comportamento fiscale abituale, può scattare un alert che apre la porta a ulteriori verifiche.

Al centro del nuovo sistema di controllo si trova il principio di inerenza, previsto dall’articolo 109 del TUIR. Secondo questa norma, un costo può essere dedotto solo se strettamente collegato all’attività svolta. Negli anni, questo principio è stato applicato con crescente rigore dalla giurisprudenza e ora trova un’applicazione automatizzata, grazie alla digitalizzazione dei dati fiscali. L’obiettivo dell’Amministrazione Finanziaria è ridurre la discrezionalità e uniformare i controlli, rendendoli più efficienti ed equi.

La nuova stretta interessa in modo particolare le realtà di dimensioni ridotte, spesso meno strutturate dal punto di vista amministrativo. Le microimprese e i professionisti, che magari gestiscono in autonomia la propria contabilità, sono i soggetti più esposti, perché più facilmente incappano in errori formali o sottovalutano l’importanza della descrizione puntuale delle spese. Anche le diciture generiche come “consulenza” o “servizi vari”, se non adeguatamente giustificate, possono essere motivo di contestazione.

Rischi concreti per i contribuenti

Le conseguenze di una fattura considerata non inerente possono essere gravi: la spesa può diventare indeducibile, l’IVA può risultare indetraibile e, in caso di infrazione sistematica o grave, possono scattare sanzioni fino al 180% dell’imposta evasa. Inoltre, l’accertamento può estendersi a verifiche più ampie, come controlli bancari, applicazione del redditometro o ricostruzioni induttive del reddito.

Per proteggersi da contestazioni, diventa fondamentale documentare l’inerenza di ogni acquisto. Non basta che la spesa sia legittima: occorre poter dimostrare la sua utilità per l’attività svolta, come ad esempio l’acquisto di materiale da cancelleria (penne, gomme, matite..), la benzina ecc. In questo senso, la conservazione di preventivi, contratti, scambi e-mail o report operativi diventa una prassi essenziale. Anche la chiarezza nella descrizione delle fatture assume un valore centrale: ogni voce deve spiegare il “cosa”, il “perché” e il “per chi”.

Controlli fiscali - (cataniaoggi.it-pexels)
Controlli fiscali – (cataniaoggi.it-pexels)

Separazione netta tra spese aziendali e personali

Un altro punto chiave è evitare l’uso promiscuo di beni e servizi. L’acquisto di beni potenzialmente utilizzabili anche a fini personali, se non correttamente giustificato, può trasformarsi in una criticità. Separare in modo netto le spese aziendali da quelle private è una condizione fondamentale per non incorrere in sanzioni. Anche aggiornare il codice Ateco in caso di ampliamenti o variazioni dell’attività può prevenire discrepanze tra operato reale e inquadramento fiscale ufficiale.

In definitiva, il nuovo sistema di controlli spinge imprese e professionisti verso un approccio più rigoroso e consapevole alla gestione della contabilità. È il momento di abbandonare ogni superficialità nella fatturazione e adottare prassi più precise e trasparenti. Investire nella consulenza fiscale e aggiornare le procedure interne non è solo prudenza, ma un’esigenza concreta per evitare sanzioni e tutelare la propria serenità fiscale.