Patente, Salvini ci riprova e supera se stesso: motori da 115 cavalli in mano a 16enni | Da giugno sarà il far west
Patente nautica - fonte pexels - palermolive.it
La nuova patente nautica D1 si potrà prendere a 16 anni al timone nel segno della sicurezza, una svolta per la nautica giovanile
È ufficiale: nasce la patente nautica D1, una nuova abilitazione pensata per i giovani a partire dai 16 anni. Con l’approvazione del decreto direttoriale da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, firmato dalla dottoressa Patrizia Scarchilli, si apre una nuova era nella navigazione da diporto. La misura, che entrerà in vigore nei primi giorni di giugno, consente ai minorenni di iniziare un percorso formativo per condurre natanti a motore in piena sicurezza, segnando un importante cambiamento rispetto alla normativa finora vigente.
La patente D1 autorizza la conduzione di imbarcazioni a motore di giorno, entro le sei miglia dalla costa, con una lunghezza fino a 10 metri. Inoltre, comprende anche la possibilità di guidare moto d’acqua dotate di motori fino a 115,6 cavalli, equivalenti a 85 kW. Si tratta di un ampliamento significativo delle possibilità offerte ai giovani, considerando che fino a oggi era possibile condurre senza patente solo mezzi con potenze inferiori ai 40,8 cavalli. La D1, quindi, si propone come un ponte tra la passione per il mare e la responsabilità alla guida.
La filosofia alla base della nuova patente è chiara: incentivare una cultura della sicurezza e della consapevolezza fin dai primi approcci alla nautica. La possibilità di accedere a una formazione specifica già a 16 anni rappresenta un’opportunità per sviluppare competenze tecniche e comportamentali che possono fare la differenza in mare. Il decreto, infatti, prevede l’introduzione di corsi specifici e la pubblicazione di un database ufficiale di quiz per prepararsi all’esame.
UNASCA, l’Unione Nazionale Autoscuole e Studi di Consulenza Automobilistica, ha avuto un ruolo fondamentale nella promozione dell’iniziativa. Alfredo Boenzi, Segretario Nazionale dell’associazione, ha sottolineato come la D1 sia una conquista significativa per tutto il comparto, permettendo di formare diportisti più attenti e preparati. Tommaso Boccanfuso, responsabile nazionale delle scuole nautiche UNASCA, ha parlato della patente come di un’opportunità strategica per attrarre le nuove generazioni verso una formazione seria e qualificata.
Una risposta al bisogno di regolamentazione
L’introduzione della patente D1 risponde anche all’esigenza di regolamentare in modo più stringente l’utilizzo delle imbarcazioni da parte dei più giovani. Il mare, luogo di svago e libertà, richiede però anche competenza e rispetto delle regole. Il nuovo titolo rappresenta uno strumento per disciplinare con intelligenza un fenomeno sempre più diffuso, rendendo il traffico marittimo più sicuro anche nelle zone costiere ad alta frequentazione.
La novità potrebbe avere anche risvolti positivi per l’intera filiera nautica. Aprendo le porte ai giovani, si amplia il bacino di potenziali utenti, con effetti benefici per cantieri, scuole nautiche, noleggiatori e rivenditori. Inoltre, la D1 potrebbe incentivare una maggiore attenzione all’innovazione e alla sostenibilità, contribuendo a rinnovare il modo in cui le nuove generazioni vivono il mare.
Giugno, il mese della partenza
A partire dai primi giorni di giugno sarà possibile iscriversi ai corsi dedicati alla D1. Il percorso formativo comprenderà lezioni teoriche e pratiche, con una particolare attenzione agli aspetti della sicurezza e della normativa. Le prove d’esame, ispirate ai quiz ufficiali appena pubblicati, verteranno su elementi di navigazione, meteo, segnalamento e comportamento in mare.
La patente D1 rappresenta un passo avanti verso una nautica più moderna, inclusiva e consapevole. Insegnare ai giovani a rispettare il mare, le sue regole e la sua forza è la migliore garanzia per il futuro. La formazione, unita alla passione, può diventare il motore di una nuova generazione di diportisti capaci, rispettosi e pronti ad affrontare il mare con responsabilità.