ALLERTA RISTORANTE – Ti siedi al tavolo e rubano tutto: è la truffa della siepe | Non ti accorgi di niente

ristorante (pexels) - cataniaoggi

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Stai cenando all’aperto e, senza che te ne accorga, qualcuno allunga la mano e ti svuota il marsupio.

L’estate è sinonimo di turismo, tavolini all’aperto e passeggiate nelle vie del centro. Ma è anche il periodo preferito da ladri e truffatori per colpire con nuovi stratagemmi, sempre più ingegnosi. I dati lo confermano: nelle ultime settimane, i furti ai danni dei turisti sono in netto aumento, soprattutto nei luoghi più affollati delle grandi città italiane.

I criminali approfittano della distrazione di chi, rilassato al tavolo di un ristorante, si gode una cena o un aperitivo. Non servono armi, non servono scippi plateali: bastano pochi secondi, una siepe come copertura e una mano veloce. Il raggiro è semplice, ma efficace: la vittima non si accorge di nulla fino a quando, ormai, è troppo tardi.

Le aree più colpite sono quelle del centro storico: da Milano a Roma, da Firenze a Napoli. I bersagli preferiti? Turisti stranieri, magari appena arrivati, con contanti, documenti e smartphone ben visibili sul tavolo o nelle borse aperte.

La tecnica è spesso la stessa, ma ogni volta ha sfumature diverse. Alcuni fingono di chiedere l’elemosina per distrarre, altri approfittano dell’ombra o della vegetazione per agire indisturbati.

Il trucco (quasi) perfetto: cosa succede davvero

Uno dei casi più emblematici è emerso proprio a Roma, in via del Boschetto, a pochi passi da piazza Venezia. Qui, tre persone – un uomo e una donna cubani, entrambi 54enni, e un 39enne peruviano – avevano messo in piedi un sistema ben collaudato. Si nascondevano dietro una siepe, attendevano il momento giusto e, senza essere visti, allungavano le mani tra le foglie per arraffare zaini, borse e marsupi.

I carabinieri, appostati in zona dopo numerose segnalazioni, sono intervenuti proprio mentre i tre stavano rubando il marsupio a un turista inglese, intento a cenare all’aperto. All’interno c’erano portafogli, documenti e oggetti personali. Tutto è stato recuperato e restituito alla vittima.

ristorante (pexels) - cataniaoggi
ristorante (pexels) – cataniaoggi

Una tecnica già nota, ma difficile da fermare

Non era la prima volta che uno dei tre finiva in manette. Il 54enne cubano, in particolare, era stato arrestato lo scorso 21 aprile, sempre in centro, mentre rubava la borsa di una turista tedesca in largo del Tritone. Dentro c’erano 300 euro, un iPhone, carte e documenti. In quell’occasione gli era stato imposto il divieto di dimora, violato pochi giorni dopo. Per lui ora si aprono le porte del carcere, mentre per gli altri due è scattato il divieto di ritorno a Roma.

Il messaggio è chiaro: occhi aperti, anche quando tutto sembra tranquillo. Anche una semplice siepe, in un angolo di centro storico, può nascondere un’insidia invisibile.