ALLERTA ALIMENTARE MINISTERO – fagioli al bisfenolo, ecco i marchi contaminati: altro che cibo sano, ti sballano tutte le analisi del sangue
Fagioli - (cataniaoggi.it-pexels)
I fagioli sono un super alimento da scegliere però con attenzione, si cela un pericolo invisibile del BPA
I fagioli sono un vero tesoro della cucina naturale. Ricchi di proteine vegetali, fibre, vitamine e minerali, rappresentano una fonte di nutrimento essenziale in moltissime culture gastronomiche. Sono versatili, gustosi e capaci di arricchire piatti caldi e freddi, semplici o elaborati. Non è un caso che siano da sempre protagonisti delle tavole italiane, messicane, americane e di tanti altri paesi nel mondo. Tuttavia, è importante conoscere anche gli aspetti meno positivi legati alla loro conservazione, in particolare quando si parla di fagioli in scatola.
Considerati un “ingrediente povero”, i fagioli fanno parte della cucina contadina da secoli. Sono accessibili, economici e hanno la capacità di nutrire in profondità. La loro fama ha superato le barriere culturali e oggi si trovano in ricette regionali e internazionali. Il loro successo si deve anche alla capacità di abbinarsi bene a molti altri alimenti, rendendo ogni preparazione più ricca e completa dal punto di vista nutrizionale.
Il ritmo frenetico della vita quotidiana ha modificato profondamente il nostro modo di cucinare. I legumi secchi, che richiedono ammollo e una lunga cottura, sono stati progressivamente sostituiti da alternative più veloci, come i fagioli in scatola. Questi ultimi offrono indubbi vantaggi in termini di praticità e tempo, ma spesso a discapito della salute. Per prolungarne la durata, infatti, vengono trattati con sostanze conservanti e additivi non sempre innocui.
Uno degli elementi più controversi presenti nei fagioli in scatola è il sodio. Molte aziende ricorrono a elevate dosi di sale per aumentarne la conservabilità. Il sodio in eccesso, però, è responsabile dell’aumento della pressione sanguigna e dell’insorgenza dell’ipertensione, un fattore di rischio per malattie cardiovascolari. Chi consuma fagioli in scatola frequentemente rischia, quindi, di ingerire quantità di sodio superiori a quelle raccomandate, soprattutto se il consumo non è bilanciato da una dieta povera di sale.
Il pericolo invisibile del BPA
Un altro problema spesso ignorato è la presenza del BPA, ovvero bisfenolo A, una sostanza chimica utilizzata per rivestire l’interno delle lattine. Questa sostanza può migrare negli alimenti, soprattutto in presenza di calore o acidità, e finire nel nostro organismo. Il BPA è stato collegato a disturbi ormonali, problemi riproduttivi e rischi per il sistema immunitario. Anche se molti produttori stanno eliminando il BPA, non tutti i prodotti in commercio sono sicuri.
Chi desidera consumare fagioli in modo sano dovrebbe preferire quelli secchi o freschi. I fagioli secchi, in particolare, sono facili da conservare, non contengono additivi e permettono un controllo completo degli ingredienti durante la preparazione. Dopo un semplice ammollo di 12-24 ore, sono pronti per essere cotti e conditi secondo i propri gusti. Anche se richiedono un po’ più di tempo, il risultato è nettamente più salutare e saporito.
Un’alternativa comoda e sostenibile
Con un minimo di organizzazione, i fagioli secchi possono essere cucinati in quantità e poi conservati in frigorifero o congelati in porzioni. Utilizzando contenitori in vetro ermetici, è possibile portare i fagioli anche a lavoro, pronti per un pranzo gustoso e nutriente. In questo modo, si evita l’uso delle lattine, riducendo l’impatto ambientale e migliorando la propria alimentazione quotidiana.
I fagioli sono un alimento straordinario, ma vanno scelti con consapevolezza. Preferire prodotti non trattati, senza additivi e privi di BPA è un gesto di responsabilità verso il proprio corpo e l’ambiente. In un’epoca in cui la velocità domina la cucina, riscoprire la lentezza e la semplicità può fare la differenza in termini di salute, gusto e benessere generale.