Decifrato il CODICE DA VINCI: dopo secoli un dentista ha capito tutto | Bruciati 600 anni di ricerche in 1 secondo

codice Da Vinci (infobae) - cataniaoggi

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Una figura perfetta, un disegno immortale, un mistero geometrico appena risolto da chi meno te lo aspetti.

Nel cuore del Rinascimento italiano, Leonardo da Vinci creava quello che sarebbe diventato uno dei disegni più iconici della storia dell’umanità: l’Uomo di Vitruvio. Un corpo nudo inscritto in un cerchio e in un quadrato, simbolo dell’armonia tra arte, scienza e natura. Per secoli, questo capolavoro è stato studiato da storici, matematici, artisti e filosofi, ognuno cercando di coglierne il vero significato.

Ma nessuno, fino ad oggi, era riuscito a svelare del tutto il “codice nascosto” dietro quella composizione perfetta. Da Vinci non lasciava nulla al caso: le proporzioni del corpo, le simmetrie, i riferimenti matematici… tutto era calcolato. Eppure, qualcosa sembrava mancare. Un dettaglio invisibile a occhio nudo, ma fondamentale per capire come quel corpo umano potesse incastrarsi così armoniosamente dentro due forme geometriche così diverse.

Negli ultimi decenni, sono fiorite teorie su proporzioni auree, simbolismi esoterici e riferimenti cosmici. Ma la chiave, a quanto pare, era in una frase passata inosservata nei suoi appunti. Un dettaglio che per oltre 500 anni nessuno aveva preso sul serio.

Un mistero rinascimentale risolto con gli strumenti della scienza moderna

A fare la scoperta non è stato uno storico dell’arte né un matematico, ma un dentista londinese, Rory Mac Sweeney. Appassionato di Leonardo e di geometria, ha dedicato anni allo studio del disegno e dei suoi appunti. E proprio in quelle note ha trovato una frase criptica:

“Lo spazio tra le gambe sarà un triangolo equilatero.” Finora considerata un’indicazione stilistica, Mac Sweeney ha dimostrato che si trattava di un messaggio preciso e letterale. Inserendo un triangolo equilatero tra le gambe dell’Uomo di Vitruvio, è riuscito a risolvere il grande enigma geometrico: come Da Vinci abbia fatto a incastrare perfettamente il corpo umano nel cerchio e nel quadrato, mantenendo coerenza e proporzioni.

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Il triangolo di Bonwill e la simmetria nascosta nel corpo umano

Lo studio, pubblicato sulla rivista Journal of Mathematics and the Arts, collega il triangolo equilatero al cosiddetto “triangolo di Bonwill”, una struttura anatomica ben nota in odontoiatria. Si forma unendo i punti in cui la mandibola si articola con il punto medio degli incisivi inferiori. Ed ecco il colpo di scena: questa figura geometrica è perfettamente proporzionata con quella dell’Uomo di Vitruvio.

Secondo l’analisi di Mac Sweeney, Leonardo non collocò per caso i centri delle due figure geometriche. Il centro del cerchio corrisponde all’ombelico, quello del quadrato all’inguine. Questa doppia centratura ha permesso agli arti di allinearsi perfettamente a entrambe le forme, creando una struttura armonica e scientificamente precisa. La proporzione tra il lato del quadrato e il raggio del cerchio è di circa 1,64, un valore che coincide con la cosiddetta proporzione tetraedrica, nota oggi in fisica e biologia come modello di efficienza strutturale.