ULTIM’ORA IRPEF – Partono i rimborsi: accredito diretto di 1.000€ se hai già presentato il 730 | Arriva in automatico sul conto

agenzia-entrate (cna) - cataniaoggi

agenzia-entrate (cna) - cataniaoggi

I primi rimborsi Irpef stanno già arrivando a chi ha trasmesso il modello 730: ecco tutto quello che c’è da sapere.

Con l’inizio dell’estate, oltre al caldo e alle vacanze in arrivo, c’è un appuntamento fisso con il Fisco: la dichiarazione dei redditi. Ogni anno milioni di contribuenti presentano il modello 730 per recuperare le spese sostenute e regolarizzare la propria posizione.

Ma quest’anno, qualcosa è cambiato.

Il 2025 si è aperto con una novità importante che riguarda direttamente le tasche dei lavoratori dipendenti e dei pensionati: i rimborsi sono più rapidi e, in molti casi, anche più consistenti. Alcuni stanno già vedendo accreditarsi fino a 1.000 euro direttamente sul conto corrente, senza dover fare nulla. Ma perché succede questo? E chi ne ha diritto?

La risposta è legata a una serie di modifiche normative entrate in vigore a partire dal 2024, che ora diventano permanenti. Ma per capirlo bisogna fare un passo indietro e osservare cosa è cambiato nel sistema Irpef.

Modello 730: cosa c’è di nuovo nel 2025

Il modello 730 rimane il mezzo preferito da milioni di italiani per dichiarare i redditi, soprattutto per la sua semplicità e per la rapidità con cui vengono erogati i rimborsi. Il meccanismo è sempre lo stesso: il contribuente presenta la dichiarazione, l’Agenzia delle Entrate calcola l’imposta dovuta o il credito spettante, e l’eventuale rimborso arriva direttamente in busta paga o nella pensione.

Tuttavia, per effetto della Riforma fiscale 2024 e della Legge di Bilancio 2025, cambia il modo in cui si calcola l’imposta. Il risultato? Per molti lavoratori, l’imposta lorda si è ridotta, e questo ha prodotto un credito maggiore da rimborsare. A rendere tutto più fluido è stata anche la pubblicazione da parte dell’Agenzia delle Entrate del Modello 730/2025 e del Modello Redditi PF 2025, aggiornati con tutte le novità. Le nuove regole sono già operative e, come dimostrano i primi rimborsi partiti a fine maggio, chi ha un reddito medio-basso ha beneficiato in particolare delle nuove detrazioni.

agenzia-entrate-concorsi (simoneconcorsi) - cataniaoggi
agenzia-entrate-concorsi (simoneconcorsi) – cataniaoggi

Irpef 2025: come cambia e cosa sapere

Il cuore della novità è l’accorpamento dei primi due scaglioni Irpef. Dal 1° 2024 – in via sperimentale – e ora in modo strutturale dal 2025, l’aliquota del 23% si applica su tutti i redditi fino a 28.000 euro. Prima, lo stesso reddito poteva essere tassato anche al 25%. Il taglio ha prodotto un beneficio diretto in busta paga o, in caso di conguaglio positivo, un rimborso più elevato.

Ecco le nuove aliquote Irpef in vigore dal 2024 rese definitive nel 2025:

23% fino a 28.000 euro,
35% tra 28.000 e 50.000 euro,
43% oltre i 50.000 euro.
Anche le detrazioni per reddito da lavoro dipendente sono state riviste. Ad esempio, per chi guadagna meno di 15.000 euro l’anno, la detrazione è stata innalzata a 1.955 euro. Inoltre, per redditi fino a 20.000 euro, è prevista una somma aggiuntiva calcolata in percentuale, che non concorre alla formazione del reddito.

Per chi ha redditi tra i 20.000 e i 40.000 euro, è riconosciuta una detrazione fino a 1.000 euro, progressivamente decrescente. Questo spiega il motivo per cui molti contribuenti stanno vedendo accrediti che superano quelli degli anni passati.