Terrapiattisti, scienziati sconcertati: “siamo costretti a dargli ragione” | Il mondo è fatto a due dimensioni, nessuno se n’è accorto tranne loro
Mappa (Pexels) CataniaOggi
Un recente studio ha ridefinito il modo in cui vediamo la mappa del mondo e qualcosa è sorprendente. Cosa c’è da sapere.
I complottisti sono individui o gruppi che attribuiscono eventi significativi, spesso di natura politica, sociale o storica, a cospirazioni segrete orchestrate da individui o organizzazioni potenti. Questa visione del mondo si basa sulla convinzione che la versione ufficiale degli eventi sia una deliberata manipolazione della verità, celando intenzioni nascoste e trame occulte.
I terrapiattisti rappresentano una specifica e peculiare categoria di complottisti. Essi sostengono, contrariamente a secoli di evidenze scientifiche e osservazioni dirette, che la Terra non sia una sfera, bensì un disco piatto. Questa credenza implica la negazione di concetti fondamentali della fisica, dell’astronomia e della geografia.
Le motivazioni alla base del terrapiattismo sono varie e spesso complesse, spaziando dalla sfiducia nelle istituzioni scientifiche e governative a interpretazioni letterali di testi religiosi. Nonostante la mancanza di prove scientifiche a sostegno delle loro affermazioni, i terrapiattisti utilizzano spesso argomentazioni pseudoscientifiche.
Il fenomeno del terrapiattismo, come altre teorie del complotto, si diffonde e si rafforza grazie alla facilità di comunicazione offerta da internet e dai social. Queste piattaforme permettono ai sostenitori di connettersi, condividere “prove” e rafforzare le proprie convinzioni all’interno di comunità online.
Le idee dei terrapiattisti
I terrapiattisti credono che la Terra sia un disco piatto, spesso con il Polo Nord al centro e un muro di ghiaccio (Antartide) che circonda il bordo. Questa convinzione nasce da una sfiducia radicale nella scienza “ufficiale”, nelle agenzie spaziali come la NASA, e nei governi.
Le loro “prove” includono interpretazioni errate di fenomeni naturali (come la mancanza di curvatura visibile all’orizzonte), esperimenti casalinghi mal concepiti e la convinzione che le fotografie e i video dello spazio siano falsificazioni elaborate. Essi immaginano scenari alternativi per spiegare fenomeni come le stagioni, le eclissi e la gravità.
Appiattire una superficie sferica
Creare una mappa accurata del mondo presenta sfide intrinseche. Tentare di appiattire una superficie sferica su un piano inevitabilmente introduce distorsioni in aree, forme o distanze. I cartografi cercano costantemente proiezioni che minimizzino questi errori, ma ogni metodo comporta dei compromessi, rendendo impossibile una rappresentazione perfettamente fedele.
Un recente tentativo ha prodotto una mappa insolita, paragonata a un disco in vinile, con due cerchi distinti per gli emisferi nord e sud. Questa soluzione estrema evidenzia la difficoltà di preservare la continuità e le proporzioni globali, sacrificando una visione unitaria del pianeta per ridurre alcune distorsioni specifiche.