Elettrodomestici, salta l’allarme nelle caserme dei VVFF: “non attacateli più alle ciabatte multipresa” | Questi si incendiano in 30 secondi

Ciabatta (Pixabau) CataniaOggi

In tutte le nostre case ci sono queste ciabatte ma occorre fare molta attenzione, alcuni elettrodomestici possono causare incendi. 

Negli ultimi decenni, le nostre abitazioni hanno assistito a una proliferazione sempre più marcata di elettrodomestici. Ciò è dovuto a diversi fattori, tra cui l’evoluzione tecnologica che ha reso disponibili apparecchiature sempre più performanti e accessibili, il cambiamento degli stili di vita che ha portato a una maggiore richiesta di comfort e automazione delle attività domestiche.

Questa crescente presenza di elettrodomestici si traduce inevitabilmente in un aumento significativo del fabbisogno di energia elettrica all’interno delle nostre case. La somma dei consumi individuali di questi dispositivi determina il fabbisogno energetico complessivo di un’abitazione.

L’evoluzione tecnologica ha introdotto nuove categorie di dispositivi ad alto consumo energetico, come i condizionatori d’aria e le auto elettriche, la cui ricarica domestica incide significativamente sulla domanda di elettricità. Anche la crescente diffusione di dispositivi elettronici come computer, console di gioco e smart TV, contribuisce all’aumento dei consumi.

Di conseguenza, la gestione efficiente dell’energia elettrica domestica e la consapevolezza dei consumi diventano elementi cruciali per ridurre l’impatto ambientale e i costi in bolletta. L’adozione di elettrodomestici a basso consumo energetico, l’utilizzo responsabile degli apparecchi rappresentano strategie importanti per affrontare questa crescente domanda di energia.

L’uso delle ciabatte

L’utilizzo consapevole delle ciabatte multipresa diventa cruciale quando vi sono collegati più dispositivi contemporaneamente, specialmente quelli ad alto assorbimento. Spegnere la ciabatta quando i dispositivi non sono in uso è una pratica fondamentale per evitare consumi inutili e potenziali rischi.

Anche se spenti dai loro interruttori, molti apparecchi continuano a consumare energia in modalità stand-by, un fenomeno noto come “vampirismo energetico”. Questo consumo silente, moltiplicato per diversi dispositivi collegati a una ciabatta non spenta, può incidere significativamente sulla bolletta elettrica nel lungo periodo e contribuire a un inutile spreco di energia.

Ciabatta (Pixabay) CataniaOggi

Attenzione agli incendi

Alcuni elettrodomestici, a causa delle loro specifiche caratteristiche di assorbimento energetico, è preferibile non collegarli a ciabatte multipresa per ragioni di sicurezza. Apparecchi come aspirapolvere, forni a microonde e macchine da caffè elettriche, ad esempio, possono presentare picchi di corrente o richiedere un elevato fabbisogno energetico in tempi brevi, potenzialmente sovraccaricando la ciabatta.

Anche dispositivi che generano calore rapidamente, come asciugacapelli, ferri arricciacapelli, piastre per capelli, bollitori e ferri da stiro, presentano un rischio maggiore di surriscaldamento se collegati a una multipresa. Infine, elettrodomestici che necessitano di un’alimentazione costante e stabile, come frigoriferi, lavatrici e asciugatrici, dovrebbero essere collegati direttamente a prese a muro per garantirne il corretto funzionamento ed evitare interruzioni o sbalzi di tensione.