Piscine all’aperto, approvato il nuovo divieto: da ora tuffarti così costerà 6.000€ | Un proiettile al cuore

piscina (pexels) - cataniaoggi

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L’estate è alle porte, ma una nuova legge potrebbe cambiare per sempre il modo in cui viviamo le nostre giornate in piscina.

Il sole brucia la pelle, l’acqua è un invito irresistibile e i tuffi si alternano alle risate. È l’immagine perfetta dell’estate italiana, quella che milioni di famiglie sognano per le vacanze. Ma quest’anno, sotto la superficie blu delle piscine, si nasconde una novità destinata a far discutere.

Da Nord a Sud, i gestori degli impianti e i proprietari di piscine private si preparano a una stagione diversa dal solito. Non si tratta di mode o nuove attrazioni acquatiche, ma di regole precise che entreranno in vigore nei prossimi mesi, e che porteranno con sé controlli, sanzioni e… multe salate.

Un cambiamento che nasce da una statistica allarmante e da un obiettivo preciso: ridurre i rischi e rendere le piscine più sicure. Ma la portata della norma non riguarda solo le strutture pubbliche: anche i privati saranno coinvolti, e le conseguenze per chi non si adeguerà potrebbero essere pesanti.

Estate, divertimento e responsabilità

In Italia, le piscine non sono solo un luogo di svago: rappresentano anche un settore economico importante, legato al turismo, allo sport e al benessere. Tuttavia, negli ultimi anni, la cronaca ha riportato sempre più episodi tragici, spesso evitabili. Dietro la spensieratezza dell’estate, infatti, si nasconde una realtà fatta di numeri che non si possono ignorare.

È proprio analizzando questi dati che il governo ha deciso di intervenire, puntando a un equilibrio tra sicurezza e fruibilità. Il nuovo pacchetto di norme non si limita a fissare regole generiche, ma introduce standard obbligatori e pene severe per chi non li rispetta.

piscina (pexels) - cataniaoggi-2
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Troppi i casi di annegamento

Soprattutto tra i bambini: il Consiglio dei ministri ha approvato una legge quadro che introduce nuove regole per la sicurezza nelle piscine, pubbliche e private, compresi gli impianti domestici. Il provvedimento prevede standard obbligatori su sicurezza, impianti, igiene e gestione, con sanzioni fino a 6.000 euro per chi non si adegua. Le nuove norme classificano le piscine in base alla loro destinazione d’uso e stabiliscono l’obbligo di installare dispositivi di protezione anche nelle strutture private. L’obiettivo è contrastare il numero crescente di incidenti: secondo Istat e Istituto superiore di sanità, ogni anno in Italia annegano in media 328 persone, il 12% sono minori.

Nelle sole piscine si registrano tra le 30 e le 40 vittime l’anno. Le multe andranno da 500 a 3.000 euro per chi non comunica l’apertura della piscina agli enti competenti, fino a 6.000 euro per chi non garantisce assistenza e vigilanza sui bagnanti. Anche le piscine domestiche sono incluse: l’assenza di dispositivi di sicurezza potrà costare cara, anche se l’obbligo scatterà solo per le nuove costruzioni.