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Vaccino Covid - (cataniaoggi.it-pexels)
Arriva il risarcimento per chi ha ricevuto il vaccino anti-Covid di questa casa farmaceutica: molte le reazioni avverse
Lo scorso 7 maggio, l’Agenzia europea per i medicinali (EMA) ha ufficialmente ritirato l’autorizzazione all’uso del vaccino Vaxzevria, prodotto dalla casa farmaceutica anglo-svedese AstraZeneca. Una decisione che arriva dopo una lunga serie di controversie e aggiornamenti normativi che hanno accompagnato la somministrazione di questo vaccino fin dal suo debutto nella lotta contro il Covid-19. Sebbene il ritiro non sia legato a nuovi rischi, bensì al calo della domanda e alla disponibilità di alternative aggiornate, la decisione riaccende l’attenzione su casi di reazioni avverse, anche gravi, e sulle possibilità di tutela per i cittadini che ne sono rimasti colpiti.
Vaxzevria è stato il primo vaccino approvato contro il Covid-19, sviluppato con la collaborazione dell’Università di Oxford. Il suo impiego ha tuttavia suscitato da subito dibattiti, a causa di frequenti modifiche nelle raccomandazioni d’uso: inizialmente destinato ai soggetti fino a 55 anni, venne poi sospeso temporaneamente e infine raccomandato solo per gli over 60. La continua revisione delle indicazioni d’uso ha contribuito a generare incertezza e timori tra i cittadini, molti dei quali hanno assunto il vaccino in un clima di dubbio e preoccupazione.
Numerosi sono stati i casi segnalati di reazioni avverse, la maggior parte delle quali di lieve entità, come febbre, mal di testa o dolori articolari. Tuttavia, non sono mancati casi di eventi gravi, rari ma potenzialmente letali, come la trombosi associata a trombocitopenia. Alcuni pazienti hanno sviluppato patologie gravi come la trombosi cerebrale dei seni venosi o occlusioni venose che hanno richiesto interventi sanitari urgenti e hanno causato invalidità permanenti.
La legge italiana riconosce due principali forme di tutela in caso di danni da vaccinazione: l’indennizzo e il risarcimento. L’indennizzo, previsto dalla Legge 210 del 1992, si fonda sul principio di solidarietà e non richiede la dimostrazione di colpa o illecito. Esso si applica anche nel caso di vaccinazioni raccomandate o autorizzate, come quelle anti Covid-19, grazie all’integrazione normativa introdotta con il Decreto Legge 4/2022.
Un recente caso di indennizzo vitalizio
Un caso emblematico arriva dalla Liguria, dove un cittadino ha ottenuto un indennizzo vitalizio dopo aver sviluppato gravi complicanze venose riconducibili alla somministrazione di Vaxzevria. L’accertamento del nesso causale è stato effettuato dal Dipartimento militare di medicina legale di La Spezia. In virtù di tale riconoscimento, è stato disposto un assegno bimestrale pari a 1.740 euro a favore del danneggiato.
Chi ha subito un danno da vaccinazione ha tre anni di tempo per presentare domanda di indennizzo presso la propria ASL di residenza. Il termine decorre dal momento in cui la patologia si manifesta e viene accertata. Se il danneggiato è deceduto, la domanda può essere presentata dagli eredi. La procedura non richiede l’avvio di un processo civile, ma solo una valutazione medico-legale che certifichi la correlazione tra danno e vaccinazione.
L’azione civile per ottenere il risarcimento integrale
Oltre all’indennizzo, è possibile avviare un’azione civile per ottenere il risarcimento dei danni subiti, compresi quelli non patrimoniali come il turbamento psicologico o la paura di ammalarsi. Tale azione deve essere promossa contro il Ministero della Salute, responsabile della campagna vaccinale. Diversamente dall’indennizzo, qui è necessario dimostrare la colpa o l’omissione da parte dell’amministrazione pubblica.
Infine, la normativa italiana contempla anche la responsabilità diretta del produttore del vaccino. L’art. 2050 c.c. prevede infatti il risarcimento per danni derivanti da attività pericolose, quale è considerata la produzione e distribuzione di un medicinale. Ciò potrebbe aprire la strada a richieste di risarcimento nei confronti di AstraZeneca, qualora sia provata una connessione causale tra il vaccino e il danno subito.