Costa meno di 10€ ed è il migliore sul mercato: da LIDL il prodotto per sopravvivere a quest’estate di fuoco
Protezione solare bimbi (cataniaoggi.it-pexels)
Protezione solare per bambini, i risultati di un’indagine: contaminazioni da plastificanti, allarme contenuto ma presente
Con l’arrivo della bella stagione, la protezione solare diventa una priorità, soprattutto per i più piccoli. L’esposizione ai raggi UV in età infantile è uno dei principali fattori di rischio per lo sviluppo di malattie cutanee gravi, incluso il cancro della pelle. Per fare chiarezza sulla qualità delle creme solari presenti sul mercato, la rivista dei consumatori tedeschi Öko-Test ha analizzato 25 prodotti specificamente formulati per neonati e bambini, tutti con fattore di protezione SPF 50 o superiore.
L’indagine di Öko-Test si è focalizzata su quattro aspetti fondamentali: la reale protezione offerta dal prodotto, la presenza di ingredienti potenzialmente dannosi, l’impatto ambientale degli imballaggi e la trasparenza delle etichette. Sono stati esaminati anche aspetti critici emersi nei mesi precedenti, come la contaminazione da plastificanti vietati e la presenza di filtri UV controversi. L’obiettivo era fornire una guida affidabile ai genitori nella scelta del solare più sicuro.
Un punto particolarmente delicato dell’analisi è stato il controllo della presenza di DnHexP, un plastificante vietato nei cosmetici nell’UE dal 2019. La sostanza è stata rilevata in alcune creme solari, sebbene in quantità talmente basse da non rappresentare un rischio concreto per la salute. I ricercatori sottolineano che un bambino dovrebbe applicare oltre un chilo di crema contaminata al giorno per raggiungere soglie problematiche. Tuttavia, la presenza del DnHexP è stata registrata solo nei prodotti contenenti il filtro UV DHHB, e non tutti i solari con questo filtro presentavano tracce del plastificante.
Un’altra sostanza sotto osservazione era il DEHP, un altro plastificante vietato per i cosmetici, che è stato rinvenuto in due dei prodotti analizzati. In questi casi, il contaminante sembrerebbe provenire dagli imballaggi. Le aziende coinvolte hanno assicurato di voler intervenire con misure correttive immediate, ma il dato conferma la necessità di controlli più rigorosi sull’intera filiera, compresi materiali secondari come le confezioni.
Octocrylene: un filtro UV ancora troppo presente
Il test ha segnalato anche l’uso, in almeno un prodotto, del filtro chimico octocrylene, sospettato di avere effetti endocrini e capace di degradarsi in benzofenone, una sostanza probabilmente cancerogena. Sebbene molte aziende abbiano già riformulato i loro prodotti escludendo questo ingrediente, la sua presenza in una crema per bambini ha destato sorpresa. Il produttore ha dichiarato che il campione testato proveniva da lotti vecchi e che il nuovo prodotto non lo contiene più.
Quattro prodotti esaminati contengono ancora polimeri sintetici, la cui sicurezza per la salute e l’ambiente non è ancora pienamente conosciuta. A questo si aggiunge il fenomeno del greenwashing, con alcuni marchi che si definiscono “reef friendly” solo perché privi di due filtri UV specifici, ma senza tenere conto dell’intero impatto ambientale del prodotto. Una strategia di marketing fuorviante che merita attenzione da parte dei consumatori più attenti.
Le migliori creme solari per bambini secondo Öko-Test
Otto dei venticinque solari testati hanno ricevuto la valutazione massima di “molto buono”. Tra questi spiccano la Cien Sun Kids 50 venduta da Lidl e la Nivea Sun Kids Spray 5 in 1 50+, entrambe disponibili anche sul mercato italiano. Tra i prodotti “buoni” figurano Garnier Ambre Solaire Kids Sensitive Spray 50+ e Hipp Ultrasensitive 50+, che offrono una protezione efficace senza ingredienti controversi. La crema Avène bambini 50+ ha ottenuto un giudizio “soddisfacente”, così come lo spray Cien Sun Kids 50+. La Roche Posay Anthelios Dermo Pediatrics 50+ ha raggiunto appena la sufficienza.
Solo una crema è stata bocciata con un giudizio negativo, ma si tratta di un prodotto tipicamente tedesco non presente in Italia. Il dato rassicurante è che la maggior parte dei solari testati fornisce comunque una protezione adeguata. L’analisi di Öko-Test conferma che è possibile proteggere la pelle dei bambini con prodotti sicuri, efficaci e trasparenti. Alcune criticità restano, ma sono gestibili e non devono indurre all’allarmismo. I genitori possono orientarsi verso prodotti testati, leggendo sempre con attenzione le etichette e privilegiando formulazioni prive di sostanze sospette. La protezione solare resta un gesto fondamentale per la salute, da compiere ogni giorno con consapevolezza.