Sanità, arriva l’allarme: è contenuto in tutti gli alimenti che hai in frigo, ti avvelena ogni giorno | Lo chiamano MSG

Glutammato (cataniaoggi.it-pexels)

Glutammato monosodico, cos’è e perché potrebbe rivelarsi un pericolo per la salute: ecco dove lo trovi

Il glutammato monosodico, noto anche come MSG, è il sale di sodio dell’acido L-glutammico, un amminoacido naturale non essenziale presente in moltissimi alimenti. Si trova in particolare nei prodotti proteici come carne, pesce, latticini e in alcune verdure come pomodori e funghi. L’MSG viene utilizzato come additivo alimentare per intensificare il sapore dei cibi, grazie alla sua capacità di esaltare il gusto umami, definito come saporito e simile a quello del brodo o della carne.

L’uso dell’MSG è molto diffuso sia nella cucina asiatica sia nei cibi trasformati nei paesi occidentali. Viene aggiunto a zuppe pronte, alimenti congelati, miscele di spezie, condimenti e prodotti a base di carne o pesce. È anche presente in alcuni condimenti da tavola. Nell’Unione europea, l’MSG è classificato come additivo E621 e sulle etichette degli alimenti può comparire con diversi nomi, tra cui glutammato di sodio, ajinomoto o acido glutammico monoidrato.

Una delle caratteristiche più interessanti dell’MSG è il suo contenuto di sodio, circa un terzo rispetto a quello del comune sale da cucina. Grazie a questa proprietà, può essere utilizzato insieme al sale in quantità ridotte per ridurre fino al 40% il contenuto di sodio di una pietanza, mantenendo intatto il sapore. Questo lo rende un valido alleato per chi desidera un’alimentazione più salutare senza rinunciare al gusto.

Oggi l’MSG non viene più estratto dagli alimenti proteici come in passato, ma prodotto tramite fermentazione industriale di zuccheri derivati da barbabietole, canna da zucchero o melassa. Questo metodo consente di ottenere l’additivo in maniera efficiente e sicura, garantendo la qualità del prodotto destinato all’uso alimentare.

MSG e salute: i dati scientifici

Nonostante alcune polemiche, numerosi studi scientifici non hanno trovato alcuna prova che il glutammato monosodico causi allergie o intolleranze diffuse. La cosiddetta “sindrome del ristorante cinese”, attribuita all’MSG, non è stata confermata da studi controllati. Eventuali reazioni negative a pasti asiatici sono generalmente riconducibili ad altri ingredienti come spezie, frutti di mare o arachidi.

Ricerche approfondite non hanno dimostrato un collegamento diretto tra MSG e mal di testa, asma o aumento di peso negli esseri umani. Studi sugli animali hanno mostrato effetti solo con dosi estremamente elevate, ben superiori a quelle normalmente consumate. Anche l’ipotesi di un legame con il cancro non ha riscontri scientifici. Le autorità sanitarie, tra cui FDA, EFSA e JECFA, confermano la sicurezza dell’additivo e stabiliscono una dose giornaliera ammissibile di 30 mg per chilogrammo di peso corporeo.

Spezie (cataniaoggi.it-pexels)

Sicurezza per i bambini

Il glutammato monosodico è sicuro anche per i bambini, che metabolizzano la sostanza allo stesso modo degli adulti. In natura, il latte materno contiene glutammato in quantità dieci volte superiori a quelle del latte vaccino, confermando che l’organismo infantile è perfettamente in grado di gestirlo senza rischi.

L’MSG è uno degli ingredienti più studiati in ambito alimentare e centinaia di ricerche scientifiche ne hanno confermato la sicurezza. Usato come esaltatore di sapidità, permette di migliorare il gusto degli alimenti e ridurre il contenuto di sodio, senza comportare rischi per la salute di adulti e bambini. La sua reputazione negativa, spesso legata a miti e aneddoti, non trova riscontro nei dati scientifici disponibili.