Lavoro, a maggio il ‘cedolino straordinario’: sindacati brindano vittoria | 1200€ in busta paga oltre a 13esima e 14esima, “è surreale”

Aumento stipendio - Forze armate - (cataniaoggi.it-pexels)

Aumento stipendio - Forze armate - (cataniaoggi.it-pexels)

Questa categoria riceverà un aumento in busta paga considerevole, lo Stato li premia e rinnova il contratto 

Il personale militare delle Forze Armate può finalmente contare su un nuovo contratto di lavoro. Il Decreto del Presidente della Repubblica n. 52, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 18 aprile 2025, sancisce l’ufficialità dell’accordo contrattuale relativo al triennio 2022-2024. Si tratta di un provvedimento molto atteso, che coinvolge circa 300 mila militari e che introduce importanti novità sia sotto il profilo economico che normativo.

Tra le misure di maggior rilievo figurano gli aumenti mensili in busta paga, che variano in base al grado e all’anzianità di servizio. L’incremento minimo si attesta attorno ai 100 euro netti, mentre quello massimo può raggiungere i 120 euro. L’aumento medio mensile si aggira sui 110 euro. Questo adeguamento non modifica le tabelle stipendiali, ma incide sul coefficiente base, con conseguenze positive anche sul futuro trattamento pensionistico.

Il fatto che l’aumento venga applicato al coefficiente e non alle tabelle fisse comporta una ricaduta strutturale sull’intera massa salariale. Questo significa che anche i contributi previdenziali e i calcoli pensionistici saranno influenzati dall’incremento, offrendo così un beneficio duraturo nel tempo, e non un semplice ritocco temporaneo dello stipendio.

Il contratto prevede il riconoscimento degli arretrati maturati nel 2024 e nei primi mesi del 2025. Questi saranno corrisposti tramite un cedolino straordinario nel mese di maggio, separato dalla normale retribuzione mensile. In media, l’importo che sarà riconosciuto ai militari è di circa 1.250 euro, relativo al periodo che va fino al 3 maggio 2025, data di entrata in vigore del decreto.

Compensazioni per anticipi e indennità già erogate

Nel calcolo degli arretrati saranno considerati anche gli importi già versati, come l’indennità di vacanza contrattuale pari allo 0,5% dello stipendio e l’anticipo del 3,35% ricevuto nel corso del rinnovo. Questo accorgimento evita doppie erogazioni e garantisce una corretta ridistribuzione delle risorse economiche.

Il nuovo contratto prevede consistenti aumenti per i militari impiegati in mansioni particolarmente rischiose. Gli equipaggi di volo, gli sperimentatori e gli operatori subacquei vedranno crescere le rispettive indennità, in alcuni casi fino al 155%. Si tratta di un riconoscimento concreto della pericolosità e complessità delle attività svolte da queste categorie.

Forze armate - (cataniaoggi.it-pexels)
Forze armate – (cataniaoggi.it-pexels)

Rialzi anche per il personale del comparto cyber

Un’altra area che beneficia del nuovo contratto è quella legata alla sicurezza informatica. Per gli operatori del comparto cyber, l’indennità operativa di base salirà al 55%. Questo incremento risponde alla crescente importanza strategica del settore cibernetico nel contesto della difesa nazionale e al livello di competenze richieste.

Nonostante gli aumenti previsti, le sigle sindacali rappresentative del personale militare hanno espresso riserve sul contratto. Il punto più contestato riguarda la mancata compensazione della perdita di potere d’acquisto, aggravata dall’inflazione che nel solo 2023 ha registrato un +17% secondo i dati ISTAT. Restano inoltre irrisolte alcune questioni rilevanti, come il trattamento delle indennità accessorie e il miglioramento delle condizioni di lavoro.