“È solo una mela”, da ora vietata in valigia: all’aeroporto ti trattano come un delinquente | 6000€ di multa

Controlli in aeroporto - (cataniaoggi.it-pexels)

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I controlli di sicurezza in aeroporto non sono una semplice formalità, se non dichiari quest’oggetto ti può costare caro

Un semplice errore, apparentemente innocente, ha quasi avuto gravi conseguenze per una turista di ritorno da un viaggio internazionale. Dina, creatrice di contenuti su TikTok, ha raccontato in un video virale l’esperienza vissuta all’arrivo negli Stati Uniti, quando è stata fermata da un agente della Customs and Border Protection (CBP) per una mela dimenticata nel bagaglio. Un gesto comune, ma che potrebbe costare fino a 800 dollari di multa e la revoca del programma Global Entry.

Mentre aspettava il suo bagaglio nell’area di ritiro dell’aeroporto, Dina è stata avvicinata da un agente del CBP allertato da un cane da rilevamento. Alla domanda se avesse con sé cibo, Dina ha ammesso di avere una mela proveniente da Amsterdam, non dichiarata al momento del controllo doganale. L’agente le ha spiegato che il mancato rispetto delle regole sulla dichiarazione degli alimenti può comportare sanzioni severe e che il suo passaporto sarebbe stato temporaneamente trattenuto per un’ispezione più approfondita.

Oltre alla possibilità di ricevere una multa di 500 dollari per non aver dichiarato l’alimento, Dina ha rischiato anche la revoca del suo status di Global Entry. Questo programma consente ai viaggiatori approvati di superare più rapidamente i controlli alle frontiere statunitensi. La violazione delle regole doganali, anche involontaria, può comportare l’esclusione permanente dal programma, complicando notevolmente i viaggi futuri.

L’episodio di Dina ha suscitato numerose reazioni online. Nei commenti al suo video, diversi utenti hanno raccontato esperienze simili: una prugna non dichiarata, una lattina di soda e persino l’acquisto innocente di souvenir alimentari hanno causato problemi ai viaggiatori. La rigidità delle norme statunitensi in materia doganale sembra sorprendere molte persone che non sono consapevoli delle severe restrizioni sull’introduzione di prodotti agricoli e alimentari.

Perché frutta e alimenti sono vietati

La spiegazione di queste regole rigorose risiede nella protezione dell’agricoltura e dell’ecosistema locale. Frutta fresca, piante e molti alimenti trasformati possono portare con sé parassiti o malattie non presenti sul suolo americano. Anche una singola mela può rappresentare un rischio per la salute pubblica o per l’industria agricola, ed è per questo che le autorità impongono l’obbligo di dichiarare ogni articolo.

L’importanza della sicurezza agricola è emersa anche in casi più gravi. Di recente, due cittadini cinesi sono stati incriminati per aver cercato di introdurre negli Stati Uniti un fungo classificato come potenziale arma di agroterrorismo. Le autorità federali hanno considerato l’atto una minaccia alla sicurezza pubblica, a dimostrazione di quanto le frontiere siano sorvegliate anche sotto il profilo biologico e non solo per motivi economici o migratori.

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Cosa bisogna dichiarare all’arrivo

Oltre agli alimenti, i viaggiatori devono sapere che altri articoli vanno dichiarati al momento dell’ingresso negli Stati Uniti. Tra questi rientrano beni acquistati per un valore superiore agli 800 dollari, contanti o strumenti di pagamento oltre i 10.000 dollari e qualsiasi prodotto di origine animale o vegetale. Anche se in alcuni casi i moduli di dichiarazione cartacei sono stati eliminati, la responsabilità rimane in capo al viaggiatore.

L’esperienza vissuta da Dina è un promemoria importante per chiunque viaggi all’estero. Informarsi sulle regole doganali del Paese di destinazione e dichiarare sempre con onestà ciò che si trasporta è fondamentale per evitare problemi, multe e la revoca di benefici come il Global Entry. Come ha scritto la stessa Dina nel suo video: “In caso di dubbio, dichiaratelo”. Un consiglio semplice, ma che può risparmiarci molti guai.