Dichiarazione dei redditi, dal 15 maggio scarichi 2100€ in più | È la nuova detrazione RSA: incassa il regalo, ti riempiono di soldi

Badante - (cataniaoggi.it-pexels)

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Nel Modello 730/2025 c’è un modo per recuperare le spese per la badante, ecco come compilare la domanda e inviarla

Con l’arrivo del modello 730/2025, molti contribuenti si preparano a compilare e inviare la dichiarazione dei redditi. L’Agenzia delle Entrate ha già reso disponibile la versione precompilata all’interno del cassetto fiscale online, ma al momento questa è solo consultabile. La data da segnare sul calendario è il 15 maggio, giorno a partire dal quale sarà possibile apportare modifiche e trasmettere il modello, beneficiando delle deduzioni e detrazioni previste.

Ogni anno, la possibilità di scaricare determinate spese rappresenta un grande interesse per i contribuenti. Le detrazioni e le deduzioni consentono infatti di ridurre la base imponibile o l’imposta da versare. Un esempio molto concreto è dato dalle spese sostenute per l’assistenza agli anziani, in particolare per l’impiego di badanti. Queste voci rappresentano un aiuto importante per chi affronta i costi di cura quotidiana per un familiare in difficoltà.

Tra le spese deducibili dal reddito rientrano i contributi previdenziali versati all’INPS per la badante. Questa deduzione consente di abbattere direttamente il reddito imponibile sul quale si calcola l’IRPEF. Se, ad esempio, un contribuente guadagna 20.000 euro e ha versato 1.500 euro in contributi per la badante, la base imponibile si riduce a 18.500 euro, con un conseguente risparmio fiscale calcolato sull’aliquota IRPEF applicabile.

Un ulteriore vantaggio fiscale è rappresentato dalle detrazioni concesse a chi sostiene spese per addetti all’assistenza personale di soggetti non autosufficienti. In questo caso, si può detrarre una percentuale della spesa sostenuta fino a un tetto massimo di 2.100 euro. È importante sottolineare che questa possibilità è riservata ai contribuenti con reddito complessivo inferiore a 40.000 euro, e rappresenta una misura concreta a sostegno delle famiglie più esposte.

Differenza tra deduzione e detrazione fiscale

Per comprendere appieno i benefici, è essenziale distinguere tra deduzione e detrazione. La deduzione agisce sul reddito complessivo, riducendo la base su cui si calcola l’imposta. La detrazione, invece, incide direttamente sull’ammontare dell’imposta dovuta, sottraendo una percentuale fissa dalla cifra finale. Entrambe le formule garantiscono un risparmio, ma con modalità e calcoli diversi.

Le agevolazioni fiscali per l’impiego di una badante possono essere richieste sia dal soggetto assistito che dai familiari, a patto che sostengano direttamente le spese. Tuttavia, per ottenere la detrazione sulle spese di assistenza, il soggetto deve essere riconosciuto come non autosufficiente. In alternativa, se si tratta di un soggetto invalido in condizioni diverse, si può accedere alla deduzione per i contributi versati.

Agenzia delle Entrate - (cataniaoggi.it-pexels)
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Spese escluse e chiarimenti sulle RSA

Un errore comune è pensare che tutte le spese di assistenza possano essere scaricate. In realtà, le rette pagate per le case di riposo non sono detraibili nella loro totalità. Solo la quota relativa alle prestazioni mediche può essere detratta al 19%. Le spese per la badante, quindi, devono essere distinte da quelle per altre forme di assistenza, come quella infermieristica o riabilitativa.

Il modello 730/2025 rappresenta quindi un’occasione importante per alleggerire il carico fiscale, soprattutto per chi assiste familiari anziani o non autosufficienti. Le agevolazioni riconosciute per le spese di badanti consentono di recuperare parte dei costi sostenuti, offrendo un sostegno concreto a chi si prende cura di chi è più fragile. Verificare con attenzione le condizioni e i limiti previsti dalla normativa è il primo passo per ottenere tutti i benefici disponibili.