ALLERTA ALIMENTARE – Ritirate gomme da masticare, le metti in bocca e sanno di pneumatico | È come mangiare bitume
Gomme da masticare - (cataniaoggi.it-pexels)
Chewing gum e microplastiche, un rischio nascosto tra i denti: lo studio americano che svela la verità
Alzi la mano chi non ha mai masticato una gomma. Le chewing gum sono da sempre compagne di viaggi, momenti di noia, o semplici abitudini quotidiane. Tuttavia, dietro l’apparente innocuità di una caramella gommosa si nasconde una minaccia invisibile ma concreta: le microplastiche. Uno studio recente condotto dall’Università della California ha acceso i riflettori su questo problema, rivelando come una semplice gomma da masticare possa trasformarsi in un veicolo di ingestione involontaria di plastica.
Gli scienziati californiani hanno analizzato dieci tipologie di gomme da masticare, cinque naturali e cinque sintetiche, tutte regolarmente in commercio. Dopo averle fatte masticare per quattro minuti, con prelievi di saliva ogni trenta secondi e un ulteriore test dopo venti minuti, i risultati sono stati sorprendenti: in media, sono state trovate cento particelle di microplastica per grammo di gomma, con picchi di seicento. Considerando che una singola gomma pesa tra i due e i sei grammi, l’esposizione potenziale può arrivare fino a tremila particelle.
Il vero problema risiede nella composizione delle gomme. Molti produttori si limitano a indicare una generica “base di gomma” tra gli ingredienti, senza fornire ulteriori dettagli. Tuttavia, si sa che alcune gomme contengono materiali come stirene-butadiene, impiegato anche nella fabbricazione degli pneumatici, o polietilene, lo stesso usato per i sacchetti di plastica. Un’altra sostanza presente è l’acetato di polivinile, noto ai più come colla per legno. Questi componenti rilasciano microplastiche durante la masticazione.
Anche se il pensiero di ingerire plastica può risultare inquietante, gli scienziati che hanno condotto la ricerca invitano alla cautela, senza allarmismi. Attualmente, non ci sono studi conclusivi sugli effetti delle microplastiche sul corpo umano. La comunità scientifica riconosce l’esposizione quotidiana a queste particelle, ma le conseguenze sulla salute restano ancora poco chiare, anche per la mancanza di sperimentazioni sugli esseri umani.
Impatto ambientale delle gomme da masticare
Il problema delle microplastiche non riguarda solo la salute individuale, ma coinvolge direttamente l’ambiente. Le gomme, contenendo plastica, se non correttamente smaltite, contribuiscono all’inquinamento. Troppo spesso vengono abbandonate su marciapiedi, muri o parchi, dove impiegano decenni per decomporsi, trasformandosi in piccolissime particelle che finiscono nei sistemi idrici e nella fauna.
Il gesto di gettare una gomma per terra può sembrare insignificante, ma ha implicazioni gravi. Le microplastiche, una volta disperse, entrano nei fiumi, nei laghi e infine negli oceani. Qui vengono ingerite dagli animali marini, ritornando sulle nostre tavole attraverso la catena alimentare. È un ciclo pericoloso che rende necessario un cambio di mentalità e una maggiore responsabilità individuale.
Cosa dice la scienza sulle microplastiche
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha affermato che, ad oggi, non ci sono prove scientifiche sufficienti per affermare con certezza che le microplastiche siano dannose per l’uomo. Tuttavia, la loro presenza crescente negli alimenti e nelle acque potabili preoccupa. L’attenzione si sta spostando sulla necessità di monitorare meglio la diffusione di queste particelle e comprendere i loro effetti a lungo termine.
Alla luce di questi dati, è fondamentale che i consumatori acquisiscano maggiore consapevolezza su ciò che mettono in bocca. Leggere le etichette, informarsi sugli ingredienti e scegliere prodotti più naturali sono piccoli gesti che possono fare la differenza. Allo stesso tempo, è importante smaltire correttamente le gomme da masticare e chiedere alle aziende maggiore trasparenza sulla composizione dei loro prodotti.